A Singapore brillano le stelle: Popovici, Ledecky e McIntosh danno spettacolo

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La canadese e il tedesco Martens hanno bissato l'oro olimpico, il romeno si è ripreso i 200 sl, Katie ha conquistato il 41° podio nelle grandi manifestazioni

Stefano Arcobelli

Giornalista

29 luglio - 19:25 - MILANO

Non è facile confermare l'oro olimpico, abbinarlo a quello mondiale. Se il primo giorno a Singapore in corsia l'impresa è riuscita alla canadese Summer McIntosh nei 200 misti e al tedesco Lukas Martens nei 400 sl, nelle ultime ore ad esaltarsi sono state le altre stelle principali annunciate prima di arrivare a Singapore.

re david

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David Popovici, che ama ispirarsi a Seneca, nei 200 stile libero ha rischiato contro il bronzo olimpico Luke Hobson, ma è riuscito a trionfare e a beffare di 31 centesimi l'americano che voleva sbriciolare il record mondiale del tedesco Paul Biedermann di 1'42"00 e fermo al 2009. Risultato: con più acume tattico e scaltrezza, il romeno ha fatto sfogare l'americano e lo ha beffato all'ultima bracciata. Un fenomeno tornato a vincere i 200 sl: la gara che forse ama di più. Ora c'è la sfida più attesa contro il cinese Pan Zhanle.

super ledecky

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L'americana ha conquistato 28 medaglie con 22 ori: non è riuscita a migliorare il record mondiale dei 1500 ma ha ribadito che nessuna è come lei: del resto vanta adesso 25 delle 26 performance di tutti i tempi nelle 30 vasche. Tra Giochi e Mondiali, Katie ha già un bottino sensazionale di 41 podi. E ora la grande sfida negli 800 contro la canadese Summer McIntosh che l'aveva lasciata di bronzo nei 400 sl. La Ledecky potrebbe diventare la prima donna a vincere ora il 7° oro nella stessa specialità.

il dorso della cangura

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Ancora una volta ha avuto ragione lei: nel duello del dorso, Kaylee McKeown l'ha spuntata su Regan Smith, americana e primatista mondiale: nei 100 è finita 57"16 a 57"35. Ma nonostante una piccola crisi post Parigi, Kaylee è tornata l'imbattibile regina della specialità che guarda il sole.

beffa sudafricana

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Il sudafricano Pieter Coetze ha fatto finalmente la gara della vita: purtroppo a danno del nostro Ceccon. Ma i segnali c'erano già stati alle Universiadi: il ventenne sudafricano aveva avvertito i naviganti dei 100 dorso: era stato il primo a infrangere il muro dei 52" prima di sbarcare a Singapore.

urlando

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Luca Urlando, che è nato a Sacramento ma ha sangue italiano (papà e nonno arrivano dall'atletica), non ha ancora vinto l'oro nei 200 farfalla e sta sfruttando l'assenza degli olimpionici Marchand e Milak, ma il californiano è uscito definitivamente allo scoperto: ora o mai più.

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