Xhaka, missione di Tare in Germania per trattare con il Leverkusen: c'è la prima offerta

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Il ds rossonero va a trattare in prima persona l’acquisto del centrocampista svizzero. La proposta rossonera al Bayer tiene conto dell’età del giocatore

Alessandra Gozzini

Giornalista

18 giugno - 07:05 - MILANO

Per la seconda volta in stagione il Milan è stato in viaggio di lavoro a Leverkusen: la prima con tutta la squadra, a inizio ottobre scorso, per la seconda partita del maxi girone Champions. Rossoneri sconfitti con onore ma il messaggio, colto più tardi, è che al gruppo servivano rinforzi di spessore. Per questo nelle ultime ore Igli Tare, nuovo ds Milan, è stato segnalato in Germania ed esattamente a Leverkusen: la partita ancora aperta è quella per Granit Xhaka, centrocampista di sostanza, che i rossoneri vogliono per restituire competitività internazionale alla mediana. 

Cifre

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Il blitz è stato scoperto ma ovviamente non pubblicizzato dai club, che hanno bisogno di riservatezza per portare avanti una trattativa complessa. Innanzitutto per la distanza: non quella geografica – la tratta si copre in fretta e ieri pomeriggio Tare era effettivamente già rientrato in sede a Milano – quanto quella economica: per Xhaka i rossoneri sono pronti a investire 10 milioni. Una base di partenza da cui difficilmente il Milan si muoverà, se non di pochi passi. Xhaka ha le caratteristiche che il club cerca per rinforzare il centrocampo, ha qualità, leadership ed esperienza. Gli anni trascorsi in campo sono tanti, quasi troppi: il prossimo, a settembre, sarà il compleanno numero 33. Xhaka ha iniziato a vincere in Svizzera, al Basilea, ha proseguito ai vertici del calcio europeo con una lunga storia professionale all’Arsenal per poi sorprendere in Germania al Leverkusen, con cui è stato campione della Bundesliga nel ’23-24. Un riferimento assoluto del centrocampo tedesco dove, da contratto, dovrebbe rimanere fino all’estate del 2028. Un legame ancora lungo e apparentemente solido – Xhaka gradirebbe eccome la destinazione rossonera –, diversa è la questione anagrafica: a 32 anni Granit è un giocatore difficilmente rivendibile in futuro, e vale per il Milan (che infatti non offre più di dieci milioni) e per il Leverkusen, orientato a riflettere su una proposta che difficilmente ricapiterà. 

Preferenze

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Il Milan ne fa anche una questione di principio, di strategia aziendale: da quando è americano il club tende a puntare su profili più giovani, talenti che possano valorizzarsi in rossonero e costituire un solido patrimonio tecnico. Difficilmente la società si è impegnata con giocatori di oltre trent’anni, se non quando una guida sicura è stata ritenuta indispensabile per una squadra giovane e spaesata: gli esempi, da Ibra a Giroud, sono stati tutti produttivi. Oggi le condizioni lo richiedono: dopo una stagione sbandata, il gruppo ha bisogno di giocatori autorevoli, veri e propri trascinatori. Xhaka certamente lo è: come detto, è abituato al successo ed è stato protagonista in più campionati. Oltre alla lunga esperienza in nazionale svizzera, di cui è attualmente capitano: finora 137 presenze e 14 gol. In più le caratteristiche tecniche e tattiche sono quelle di cui il nuovo corso rossonero ha più bisogno: interdizione, quantità, gestione della palla e molto altro ancora. Per tutti questi motivi è in cima alla classifica di gradimento di Igli Tare, che si è mosso personalmente per provare a sbloccare l’affare. Non c’è fretta e soprattutto c’è il Bayer che chiede più dei dieci milioni offerti dal Milan. Quanto di più è il vero tema: il viaggio del ds rossonero conferma la volontà (e l’effettiva possibilità) di poter arrivare a un accordo.

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