In una lunga intervista il giocatore del Bayer Leverkusen si è aperto parlando di sé stesso come persona, del rapporto con la sua famiglia, con i compagni e con il denaro.
Alessandro Savoldi
8 maggio - 13:43

Si intensificano le voci che vorrebbero Florian Wirtz lontano da Leverkusen nella prossima stagione. Il gioiellino delle Aspirine è sicuramente uno degli under 23 più interessanti e, secondo i media tedeschi, sarebbe pronto ad approdare al Bayern Monaco. Wirtz si è comunque raccontato oggi in un'intervista a Sports Illustrated Germania.
L'intervista di Wirtz: il suo ruolo nello spogliatoio e il legame con la famiglia
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Wirtz ha iniziato parlando del suo ruolo, sempre più centrale, nello spogliatoio: “Direi che negli ultimi anni sono diventato uno dei giocatori più importanti della nostra squadra. Credo che i miei compagni di squadra mi apprezzino molto e sappiano che mi piace prendermi delle responsabilità. Ad esempio, voglio sempre avere la palla in campo per risolvere le partite. Anche il fatto che da questa stagione tiro i rigori ha contribuito ad accentuare questa cosa. Dopotutto, ci si aspetta che io segni sempre, una pressione che sono felice di accettare. Fuori dal campo non sono uno che urla ai compagni o fa continuamente discorsi nello spogliatoio. Ma tutti sanno che possono sempre contare su di me. Voglio continuare a crescere in questo ruolo di leader”.
Nel passaggio successivo della sua intervista Wirtz ha parlato anche del ruolo del legame con la sua famiglia: “La mia famiglia è sempre stata molto importante per me, mi ha sempre sostenuto. I miei genitori hanno incoraggiato me e mia sorella a perseguire i nostri sogni e ci hanno aiutato a farlo. Ero libero di scegliere, ma si sono assicurati che non passassi troppo tempo con gli amici o che non ricevessi visite prima delle partite, anche se in quel momento non mi rendevo conto del perché”. Wirtz ha anche spiegato come la vicinanza dei suoi genitori non si fermasse al calcio: “Mi hanno insegnato a condurre uno stile di vita sano e a non trascurare la scuola. I miei genitori hanno avuto un ruolo importante nel farmi diventare un calciatore professionista. Erano presenti a tutte le partite, mia madre veniva anche a tutti gli allenamenti. Sono molto fortunato ad avere una famiglia così”.
Il possibile cambio di squadra e il rapporto con i soldi
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Wirtz si è poi concentrato sulla possibilità di cambiare ambiente, non chiudendo totalmente la porta a questa evenienza, anzi. “Sono davvero fortunato ad avere così tanti top club che mi seguono. Sono fortunato anche a poter giocare in uno dei migliori club in Germania e in Europa. Ho grande rispetto per i ragazzi che vengono dal Sudamerica o dall'Africa, per esempio, e che lasciano le loro famiglie e il loro contesto per fare carriera. Mi piace molto lasciare la mia zona di comfort e sperimentare qualcosa di nuovo. Conosco abbastanza bene come funziona uno spogliatoio di calcio e sono convinto che mi farei rapidamente degli amici ovunque vada”. Una risposta dunque che fa sognare i tifosi di due top club come Bayern Monaco e Real Madrid, le due squadre che più di tutte sono state accostate al giocatore nelle ultime settimane.
— Bayer 04 Leverkusen (@bayer04_en) May 6, 2025
Infine, il gioiellino, per ora, del Leverkusen ha parlato del suo rapporto con il denaro, un tema che da calciatore professionista così giovane ha dovuto affrontare sin dall’adolescenza. “Quando mi sono trasferito da Colonia a Leverkusen, non ho pensato neanche per un secondo al mio stipendio, ma solo a ciò che era meglio per la mia carriera. Non faccio caso nemmeno a quanti soldi ho sul conto in banca o a quanto potrei guadagnare in futuro. È ovvio che bisogna assicurarsi di ottenere un buon contratto ma per me la dimensione sportiva è molto più importante dei soldi. E credo che i miei genitori si arrabbierebbero se mi concentrassi troppo sul denaro. (...) Dopo il mio trasferimento a Leverkusen, a 16 anni, i miei genitori hanno gestito il mio stipendio e mi pagavano 150 euro al mese. Questo mi ha formato. Per loro era importante che non facessi nulla di stupido con uno stipendio così importante da adolescente”.