Wimbledon, emozione Fognini: lotta come un leone e cede ad Alcaraz solo al 5° set

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Applausi a scena aperta per il tennista azzurro: al termine della sfida, il centrale è tutto per lui. Ma dopo più di 4 ore e mezza Carlos è riuscito ad imporsi

Dal nostro corrispondente Davide Chinellato

30 giugno 2025 (modifica alle 19:31) - LONDRA

Carlos Alcaraz è al secondo turno di Wimbledon. Ma qualsiasi credito Fabio Fognini avesse con gli dei del tennis, lo ha riscosso tutto insieme per giocare una partita meravigliosa, una in cui ha portato al quinto set il numero 2 del mondo, il più in forma del circuito, giocando non solo al suo livello ma per lunghi tratti anche meglio per regalare uno spettacolo indimenticabile agli estasiati spettatori del Centrale prima di arrendersi 7-5 6-7 (5) 7-5 2-6 6-1 dopo una maratona lunga 4 ore e 37 minuti. Fabio a 38 anni ha incantato come uno che all’ultimo Wimbledon voleva andarsene in grande stile, davanti alla sua famiglia, in quel tempio del tennis dove aveva debuttato anni fa sfidando Roger Federer. Cì è riuscito: lascia dopo questo show contro Alcaraz, contro un futuro monumento, dimostrando a tutti che si merita quello status di “giocatore incredibile” che lo spagnolo è il primo a riconoscergli.

le chiavi

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Alcaraz, che al secondo turno troverà il qualificato britannico Tarvet, ora ha una serie aperta di 19 vittorie, la migliore della sua carriera, ma solo quella in rimonta su Sinner nella finale del Roland Garros è stata più complicata di questa. Ha rischiato davvero di diventare il terzo campione in carica nella storia di Wimbledon ad uscire al primo turno dopo Manuel Santana nel 1967 e Lleyton Hewitt nel 2003: ha giocato fiacco, normale, tradito dalla prima di servizio imprecisa e senza quei colpi che lo rendono irresistibile. Dall’altra parte della rete ha trovato un assatanato riscopertosi fenomeno, un orgoglioso e testardo 38enne che ha deciso che doveva dimostrare ancora qualcosa sul più grande palcoscenico del tennis. Almeno fino al break sul 2-0 del quinto set, quando Alcaraz si è ricordato di essere infallibile al 5° set (14 vittorie su 15) e Fognini, con la mazzata delle due palle break annullate nel gioco successivo, ha ceduto schianto. Il 6-1 nel set conclusivo non cancella il fatto che la sua storia a Wimbledon si è chiusa con un ultimo clamoroso capitolo, con un’esibizione da star.

la partita

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Fognini nettamente il migliore in campo almeno fino al 10° gioco del primo set: crea le prime 5 palle break, ma sul 5-5 lascia ad Alcaraz servizio e poi il primo set. Lo spagnolo fa il primo strappo nel secondo, ma Fabio rimane ad un livello altissimo, buono per il controbreak e per vincere poi al tie-break. Fognini va sul 2-1 col primo break del 3° set, Alcaraz lo ribalta e va a servire sul 5-3: l’azzurro mette insieme una serie di colpi spettacolari, con l’incredibile scambio che lascia Alcaraz senza fiato per la terza palla break come fiore all’occhiello. Carlitos però si riprende, va 6-5, costruisce due set point e chiude sul 7-5 appena dentro la quarta ora di gioco. Fognini continua a crescere si guadagna un quinto, clamoroso set con un dominante 6-2 nel quarto. Alcaraz si prende il primo break, salva due tentativi di Fognini di rientrare e scappa sul 3-0, prima che un malore ad uno spettatore steso dal sole cocente costringa il match a fermarsi. Quando si riparte, Carlitos completa spietato il lavoro. A Fognini restano gli applausi convinti del Centrale. E un’uscita di scena indimenticabile.

le parole

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Alcaraz si unisce agli applausi del Centrale per Fognini, indicandolo e dando all’azzurro il tributo che merita anche nell’intervista in campo dopo la partita. “Prima di tutto, non so se questo è davvero il suo ultimo Wimbledon perché se gioca a questo livello può giocare altri 3-4 anni - ha detto -. È stato incredibile: Fabio è un gran giocatore, ha dimostrato in tutta la sua carriera il talento che ha. Sono un po’ triste che sia il suo ultimo Wimbledon, ma sono contento di aver condiviso con lui la sua ultima partita. Giocare la prima partita di Wimbledon sul Centrale non è mai facile. Sto giocando bene sull’erba, ma qui è diverso e si sente la differenza. Ho provato a giocare al mio meglio, ma so che devo migliorare. È stata una grande partita”.

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