Vlahovic-Kolo-David, la priorità è l'attacco: la prima (lunga) giornata di Comolli alla Continassa

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A 15 giorni dal debutto della Signora al Mondiale per Club, il nuovo dg è ufficialmente operativo: incontro con Tudor e vertice di mercato

Guendalina Galdi

Giornalista

4 giugno - 17:06 - MILANO

È iniziata ufficialmente oggi l'era Comolli alla Juventus. Il nuovo direttore generale di Madama si è presentato questa mattina alla Continassa, preceduto da Giorgio Chiellini - bandiera bianconera adesso potenziato nei suoi incarichi dirigenziali come Director of Football Strategy - e dopo essersi presentato ai dipendenti si è messo subito al lavoro per disegnare la Juve del futuro. La squadra, seppur decimata dalle nazionali, si è allenata agli ordini di Igor Tudor ed è anche con l'allenatore che Comolli si è intrattenuto prima di andare a pranzo con Chiellini e con il presidente Ferrero. 

la questione attacco

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Sono diversi i nodi che il neo dg è chiamato a sciogliere: al club manca un direttore sportivo, ci sono dei prestiti da confermare o lasciar andare e anche l'allenatore prima o poi dovrà avere la definitiva certezza di restare o meno dopo il Mondiale. Oltre questi uno dei principali è quello legato alla questione attaccante. O meglio le questioni. Perché se da un lato c'è da riflettere sull'opportunità Jonathan David a parametro zero ("Voglio un club ambizioso che punti a qualcosa e vorrei chiudere prima dell'inizio della pre stagione, così posso ambientarmi e conoscere la mia nuova squadra. Se ho già un accordo con Napoli o Juve? No" ha detto, sorridendo, l'ormai ex Lilla a The Athletic), dall'altro vanno sistemate le situazioni legate a due volti noti come Vlahovic e Kolo Muani. Per il primo sarà da capire se le intenzioni della società siano cambiate rispetto alla possibilità di rinnovargli il contratto, in scadenza nel 2026. Nei mesi scorsi, quando i dialoghi venivano portati avanti da Giuntoli, serbo e società avevano stoppato qualsiasi discorso perché lui non ha mai preso in considerazione un ridimensionamento dello stipendio da 12 milioni di euro e il club non può sostenere un ingaggio simile. Ma una Juve con o senza Vlahovic fa la differenza, Comolli lo sa e per questo - a prescindere da quale sarà il futuro di DV9 - intende riaprire il dialogo con l'entourage dell'attaccante adesso e durante il Mondiale per Club. Proprio il torneo statunitense, che per la Juve inizierà il 19 giugno con la prima gara contro l'Al-Ain, è un pressante spartiacque per l'altro nodo dell'attacco da sciogliere: Kolo Muani.

il contratto di vlahovic e il futuro di kolo muani

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Kolo sì o Kolo no? C'è da parlarne con il Psg: l'ottimismo che filtra per un prolungamento del prestito intanto per la competizione oltreoceano ancora non è supportato da una vera e propria apertura dei campioni d'Europa. Inevitabilmente i tempi si sono leggermente dilatati a causa del ribaltone societario bianconero, ma ora che Comolli ha il potere di agire anche questo nodo potrà finalmente essere sciolto, anche se ora è diventata una corsa contro il tempo per avere il sì di club e giocatore entro il 10 giugno, giorno in cui dovrà essere presentata la lista per il Mondiale. Il francese, soltanto per sei mesi di prestito, è costato a Madama sui 6 milioni, tanto per far capire lo spessore dell'investimento che il Paris non voleva bruciare dopo aver speso 90 milioni nell'estate del 2023 per prenderlo dall'Eintracht Francoforte. Se resterà a Torino (eventualmente anche oltre il Mondiale per Club), dovrà farlo a condizioni non proibitive e sostenibili, per questo più di una chiacchierata col Psg sarà inevitabile. L'agenda di Comolli è fitta, il lavoro per il nuovo dg alla Continassa non manca.

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