La rincorsa in vetta nel girone A è completata. Per gli irpini preziosissima vittoria sul Benevento. Il Trapani cade col Catania ed esonera Torrente. Salta la panchina anche di Giacomo Gattuso a Novara
Pietro Scognamiglio
30 marzo - 22:50 - MILANO
Una domenica ricchissima, con la lotta per le tre promozioni dirette che si accende. E sono saltate anche due panchine. Ecco tutto quanto accaduto.
girone a
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C’è una nuova capolista: è il Vicenza, che mette la freccia e sorpassa il Padova (77 a 76) al termine di una lunga rincorsa nella quale la squadra di Vecchi era finita anche sotto di dieci punti a inizio girone di ritorno. Il gol di Rauti, il secondo consecutivo, vale il successo sul campo della Pro Vercelli (1-0) blindato poi dalle parate di Confente. Il Vicenza è sceso in campo sapendo già di avere una grande occasione. Nella gara delle 12.30, infatti, il Padova si fa raggiungere sull’1-1 sul campo dell’Atalanta U23: non basta il vantaggio di Fusi nel primo tempo, perché allo scadere ritrova il gol (colpo di testa da palla inattiva) il capocannoniere Vanja Vlahovic, a secco da gennaio ma comunque a quota 17. E’ appena il secondo punto raccolto dal Padova nelle ultime sei trasferte, dato che spiega come sia stato dilapidato un vantaggio in classifica così consistente. Alle spalle delle duellanti per il vertice, da registrare la pesante cinquina del Trento (5-1) nella sfida playoff con l’AlbinoLeffe: nel primo tempo avanti i bergamaschi con la ripartenza finalizzata da Astrologo, poi però scatta il ribaltone grazie ai cambi di Tabbiani,decisivo l’ingresso di Anastasia - assist per Di Cosmo (prima rete in gialloblù) e doppietta - in mezzo a segno anche Maffei e Petrovic su rigore. Comincia con un pari l’era Paci a Lumezzane: due volte sotto contro il Caldiero per il gol di Fasan e l’autorete di Dalmazzi, i bresciani risalgono due volte prima con Enrico Baldini (primo gol in stagione, aveva colpito anche un palo) e poi con il sinistro a giro di Malotti per il definitivo 2-2. In zona playout, bel colpo esterno della Pro Patria che passa di misura sul campo della Virtus Verona (1-0) grazie al rigore trasformato da Alcibiade (mercoledì 2 aprile il recupero Pro Patria-Atalanta U23). Salta intanto la panchina del Novara: la sconfitta maturata sabato a Chioggia è costata l’esonero a Giacomo Gattuso (quattro punti nelle ultime sei partite), al suo posto promosso il tecnico della Primavera Giuseppe Mascara.
girone b
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Caduta fragorosa e inattesa della Ternana, abbattuta (4-1) al Porta Elisa da una Lucchese che – nonostante le difficoltà societarie – vuole tentare l’impresa della salvezza: la doppietta di Magnaghi e Visconti azzannano la partita nella prima mezz’ora, accorcia su punizione Cicerelli (18 gol) ma è Badje a chiudere i conti nella ripresa. Un risultato accolto ovviamente con un sorriso dall’Entella, che domani ospita la Torres e ha l’opportunità di scappare in vetta: in caso di successo, si porterebbe a più sette sugli umbri a quattro giornate dal termine (all’ultima, c’è lo scontro diretto a Chiavari). Caricato dal successo nell’andata della finale di Coppa Italia (l’8 aprile il ritorno), il Rimini si esalta contro il Sestri Levante (4-2) riconciliandosi col suo pubblico dopo tre k.o. interni consecutivi: partita già indirizzata con due gol romagnoli nei primi 7’ – alla fine, doppiette per Parigi e Cinquegrano –, per gli ospiti a segno Parravicini e Nunziatini senza però mettere in discussione il risultato. Senza gol la sfida marchigiana tra Ascoli e Vis Pesaro, risultato che probabilmente stronca le residue speranze di agganciarsi ai playoff per la squadra di Mimmo Di Carlo (per lui comunque cinque punti in tre partite, da quando è tornato sulla panchina ascolana). Tra Spal e Legnago finisce 1-1 con i colpi di testa di Franzolini e di Molina per il pari ferrarese: risultato che condanna la Spal ai playout, mentre i veneti coltivano la speranza di evitare la retrocessione diretta.
girone c
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Botta e risposta tra Cerignola (alle 15) e Avellino (alle 19.30): vincono entrambe e così davanti rimane la squadra di Biancolino, sempre con due punti di vantaggio. Il primato viene difeso grazie al 2-1 nel derby col Benevento (ormai in piena crisi, nemmeno il passaggio di Auteri alla difesa a tre produce effetti positivi): succede tutto nel secondo tempo, Pinato risponde al primo vantaggio di Armellino, ma l’Avellino trova la settima vittoria di fila grazie al colpo di testa di Martin Palumbo, a segno dopo appena 2' dal suo ingresso in campo su assist dell'altro neo entrato Russo (primo gol con la nuova maglia per l’ex Juventus Next Gen). Confidava in un risultato diverso il Cerignola, abile a spuntarla nel finale sul Monopoli (1-0) con il primo gol di Cuppone dopo il rientro dall’infortunio al crociato: gli ospiti, sullo 0-0, avevano fallito una clamorosa occasione con Grandolfo, poi qualche protesta al 71' per un contatto tra Martinelli e Yeboah. Derby senza storia a Trapani, dove il Catania passa 3-0 (Anastasio, Lunetta e Frisenna) e risale al quinto posto: dopo la sesta sconfitta di fila, il presidente Antonini esonera Vincenzo Torrente e richiama Salvatore Aronica. Fuochi d’artificio tra Potenza e Giugliano (4-4): avanti con Novella e Caturano, i lucani si fanno ribaltare dalla doppietta dell’ex Del Sole e da D’Agostino; ospiti ancora avanti con Njambè al 90’ dopo il provvisorio pari di Schimmenti, ma a recupero inoltrato trova il pari per il Potenza il subentrato Mazzeo.