Vicario: "Urla quando servono e lucidità, così faccio il leader al Tottenham"

Il portiere azzurro, dopo un anno di apprendistato dietro Lloris, si è preso i pali degli Spurs e ha esordito con l'Italia nella sua Udine. "Otteniamo meno punti di quanti il nostro gioco meriterebbe, è evidente che qualcosa ci manca. I miei sogni? Fare parate importanti, poi si vedrà..."

P esa le parole, Guglielmo Vicario, come uno che sa bene che quello che dice conta. Vale per la Nazionale, dove la settimana scorsa a Udine ha realizzato il sogno di partire titolare. E lo ha fatto nello stadio della sua città. E vale soprattutto per il Tottenham, di cui è diventato in fretta uno dei leader. Al Tottenham Stadium si sono innamorati subito di questo 28enne portiere di cui nessuno o quasi a Londra riesce a pronunciare correttamente il nome, tanto che per tutti è semplicemente Vic: le sue maglie col numero 1, quello che veste da questa stagione dopo aver fatto nella scorsa senza problemi il grande salto dall’Empoli alla Premier League col 13, sono una presenza sempre più colorata sugli spalti. Vicario piace per le sue parate spettacolari e perché è un leader che non ha paura di parlare anche a muso duro ai compagni dopo un gol, come ha fatto anche sabato nel derby vinto 4-1 in rimonta col West Ham, perché "è quello che serve alla squadra". Uno così sicuro che ha preso le critiche subite dopo qualche errore a inizio stagione come una molla per fare ancora meglio. Per uno che la Premier se l’è dovuta sudare, fa tutto parte di quel lavoro che serve per rimanere in alto e continuare ad essere protagonista sia in campionato che in Europa League, dove il Tottenham e Vicario sognano in grande.