Nella finale scudetto di Parma i lombardi chiudono avanti 21-10 il primo tempo. Rimonta rossoblù, 21-27 finale ed è 15° scudetto
Ivan Malfatto
31 maggio - 20:46 - MILANO
Bersaglieri epici. Con una delle più grandi rimonte della storia dei playoff di rugby la FemiCz Rovigo vince 27-21 la finale del campionato di Serie A Elite e conquista il 15° scudetto della sua storia, raggiungendo nell’albo d’oro il Petrarca Padova. Rovigo centra in questa stagione il double dopo il successo in Coppa Italia: per gli uomini di coach Davide Giazzon, ex tallonatore azzurro, allenatore al debutto in campionato, un vero trionfo.
le campane
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Festa in campo, sugli spalti (oltre duemila tifosi fra i 4.894 dello stadio Lanfranchi di Parma, teatro del match organizzato dalla Lega Rugby, davanti ai maxischermi in città e anche... in chiesa. Perché il parroco di San Bortolo, don Andrea Varliero, ha fatto suonare per venti minuti le campane a festa e da stasera illuminerà di rossoblù la facciata dell’edificio. Dove nel mese di maggio ha conservato e benedetto in una delle cappelle le maglie rossoblù.
città in mischia
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Fede religiosa e fede sportiva si mescolano infatti a Rovigo, la “città in mischia” per definizione del rugby italiano. Dove il rugby è una religione, una seconda pelle, uno strumento di identità collettiva e non solo una disciplina sportiva. Lo si è visto nello spirito con il quale i giocatori in campo hanno compiuto la rimonta, trascinati dai cuori infuocati dei tifosi.
la partita
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Viadana ha dominato il primo tempo, monopolizzando il possesso, sporcando tutte le fonti di gioco rivali e creando una raffica di azioni pericolose, favorito anche dalla superiorità numerica. Rovigo per alcuni minuti ha giocato anche in 13, per due cartellini gialli. Però i mantovani non hanno segnato abbastanza. Le tre mete in sette minuti di Wagenpfeil, Roger Farias e Sauze, trasformate dallo stesso Roger Farias, avrebbero dovuto essere di più. Troppo lo spreco. Così la ferale meta d’intercetto di cento metri del Rovigo (palla rubata da Ferrario e poi schiacciata dall’uomo del match Matteo Moscardi), sommata al calcio di Thomson in una delle rare sortite offensive, hanno tenuto a galla i Bersaglieri, facendo chiudere il parziale 10-21, sotto di soli 11 punti.
la rimonta
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Nella ripresa così è scattata la rimonta. Grazie alla panchina di Rovigo di maggiore qualità, che ha dato la svolta con i cambi e a un cuore grande così. Il cuore rossoblù. Sono andati in meta prima Della Sala (in superiorità per un giallo), poi Vaccari (annullata dal Tmo per avanti, sarebbe stato il sorpasso), Lertora ha piazzato da 40 metri il calcio del 20-21, e infine Moscardi ha messo il sigillo alla vero sorpasso (con Thomson che trasformava dalla piazzola). Nel secondo tempo Viadana non ha mai messo piede nei 22 metri avversari, piano piano si è spenta e Rovigo ha potuto festeggiare cantando con i suoi tifosi. I campioni d'Italia sono ancora loro. Per la quindicesima volta in novant’anni di storia del club.