Via libera del Senato al ddl concorrenza, va alla Camera

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 Via libera, col voto di fiducia, dell'Aula del Senato al ddl concorrenza. I sì sono stati 97, 60 i no e 2 astenuti. Il testo passa alla Camera. 

 "Dopo tre anni a Palazzo Chigi il Governo Meloni non ha ancora le idee chiare su come affrontare i problemi strutturali del Paese. La verità è che la più grande semplificazione per l'Italia sarebbe avere finalmente un governo diverso". Lo ha detto la presidente dei deputati di Italia Viva, Maria Elena Boschi, nella dichiarazione di voto sul ddl Semplificazioni.
"Le imprese chiedono solo di poter lavorare: Confindustria ha presentato 80 proposte, il Governo ne ha accolte appena 5, e nessuna delle opposizioni. Intanto la produzione industriale è negativa da 25 mesi su 27, la pressione fiscale al 42,8% è da record storico e non c'è un euro di incentivi. Avevano annunciato 25 miliardi per fronteggiare i dazi di Trump, ma non è arrivato nulla. Persino su Transizione 5.0 il Governo è stato costretto a fare marcia indietro dopo due anni di errori, tornando al modello Industria 4.0 del Governo Renzi, che aveva davvero funzionato. E mentre le aziende lottano con burocrazia e incertezze - sottolinea - quasi due milioni di italiani, soprattutto giovani qualificati, sono andati all'estero. La priorità deve essere trattenere i giovani in Italia: per questo proponiamo la Start Tax, una detassazione nei primi anni di lavoro per gli under 35, che presenteremo in legge di bilancio".
"Ora è chiaro che il più grande ostacolo per chi fa impresa in Italia restano questo Governo e un ministro come Urso, che continuano a mettere i bastoni tra le ruote a chi lavora", conclude. 

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