Nel 2025 i noleggi di auto, moto, bici e monopattini toccano quota 60 milioni, ma al tempo stesso calano i veicoli, gli operatori e le città servite, soprattutto nelle regioni centro meridionali
Armando Bavaro
13 ottobre - 16:40 - MILANO
Una domanda che non incontra l'offerta: queste sono le conclusioni contenute nel nono rapporto nazionale, presentato in occasione della Conferenza nazionale della sharing mobility, organizzata dall'osservatorio nazionale del settore, e promosso dal ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dalla Fondazione per lo Sviluppo sostenibile. Si tratta di un appuntamento che da dieci anni illustra i dati sull'anno appena trascorso, e che dimostra come i servizi di sharing siano ormai radicati nelle abitudini di mobilità degli italiani: la domanda ha superato i 50 milioni di noleggi nel 2024 e 60 milioni sono stimati per il 2025, uno per ogni italiano. Questa elevata domanda, va però incontro a una progressiva diminuzione dell'offerta, caratterizzata da meno veicoli, meno servizi e meno operatori: nel 2024, rispetto al 2022, i veicoli in sharing sono stati 96mila (-15%), mentre il numero complessivo dei servizi era di 170 (-26%); gli operatori sono scesi tra il 2022 e il 2025 da 44 a 35 (-24%). A pagare per il calo dei servizi sono soprattutto i cittadini dei centri più piccoli per dimensione demografica e territoriale, dove i servizi si dimezzano: tale fenomeno è particolarmente accentuato nel centro-sud del paese.
i dati tra auto, moto, bici e monopattini
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Dai dati elaborati dal rapporto sulla mobilità condivisa emerge che le uniche città che offrono contemporaneamente tutti e quattro i servizi di sharing (moto, auto, bici e monopattini) sono: Milano, Roma, Firenze, Bergamo e Torino. Roma è la prima città per numero di noleggi totali (13,2 milioni nel 2024); Bologna e Firenze sono le città cresciute maggiormente nel 2024 rispetto al 2023; Bologna è la città con più noleggi per abitante, dato significativo, trattandosi di una città in cui non sono presenti i monopattini; Milano è la città con più veicoli a disposizione per abitante, e infine Brescia presenta il migliore tasso di rotazione dei veicoli. Roma e Milano inoltre, con 13,2 milioni e 12,6 milioni noleggi, generano insieme oltre il 50% del totale nazionale delle domande. Tra i diversi settori il car sharing è quello più in difficoltà: nel 2025 è in corso una corposa riduzione del numero dei veicoli in servizio di Enjoy, un operatore storico di car sharing. I servizi nel 2024 sono stati 42, in lieve diminuzione rispetto al 2023. Nel 2024 le flotte di auto sono aumentate del 9%, ma i primi mesi del 2025 hanno visto un drastico calo del 17%. Sempre più ecologica la flotta, con 3mila veicoli elettrici disponibili al noleggio nel 2024, più 18% rispetto al 2023. In termini di chilometri percorsi, il car sharing conferma nel 2024 una quota pari al 45%. Complessivamente il bike sharing rappresenta il 32% del totale dei noleggi; i chilometri percorsi sono stati circa 25 milioni. Il numero di bici elettriche, poi, è aumentato del 18% rispetto al 2023 con oltre 4.500 veicoli in più. La prima città per biciclette elettriche è Milano (più di 10mila veicoli), seguita da Roma (circa 7mila) e Bologna (2,700). Se nel biennio 2020-2022 i monopattini in sharing hanno rappresentato il centro dinamico del settore, a partire dal 2023 in poi i noleggi si sono stabilizzati appena sotto i 25 milioni. Le stime per il 2025, tuttavia, indicano una possibile ripresa (+27%). I servizi di monopattini hanno registrato un calo rilevante: dai 99 attivi nel 2022 si è passati a 68 nel 2024 e a 62 nei primi mesi del 2025, un fenomeno da attribuirsi ad un riposizionamento degli operatori in più città o all'uscita dal mercato di alcuni player. Le città con più monopattini in sharing sono Roma (13.500), Milano (6mila) Torino (4mila) e Palermo (2.280). Nel 2024 l'offerta di servizi di scooter sharing, dopo essersi dimezzata tra 2022 e 2024, cresce di ben tre unità rispetto al 2023 e resta stabile anche a inizio 2025. La domanda mostra segnali di contrazione: dopo il picco del 2023, i noleggi si riducono del 23% nel 2024. La flessione è imputabile in larga parte a Milano, dove la chiusura di un operatore ha fatto perdere circa 1 milione di noleggi. Le città servite sono nove: nel 2024 le flotte più fornite sono a Milano con 1836 scooter, ma oltre mille in meno rispetto al 2023, Roma (1.556), Torino (349), Bari (150). La ricerca ha evidenziato come il settore dello sharing sia caratterizzato da pochi incidenti: in media si verifica un incidente ogni 300mila km percorsi: in diminuzione nel 2024, del 7% per i monopattini, del 54% per gli scooter e del 67% per le biciclette. Il monopattino conferma un dato in linea con lo scooter, con valori rispettivamente pari a 0,6 e 0,4 incidenti ogni 100mila km.
le soluzioni per il futuro
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Il fatturato complessivo del comparto vehicle sharing si attesta su una cifra di poco superiore ai 200 milioni di euro nel 2024, con un incremento del 2% rispetto all'anno precedente, ma inferiore alla crescita dell'11% registrata tra il 2022 e il 2023. I principali driver di questo sviluppo restano i monopattini in sharing e il carsharing free-floating, che incidono rispettivamente per il 36% e il 31% sul totale. In Italia il numero massimo di veicoli condivisi è stato raggiunto nel 2022, mentre in Europa il picco si è avuto nel 2023. Sul fronte dei noleggi, invece, il trend europeo resta in crescita e nel 2024 tocca il record di 617 milioni: a sostenerlo sono le bici, sia free-floating (+27%) sia station-based (+9%), mentre monopattini e scooter registrano valori negativi. "La sharing mobility è una delle leve per la costruzione di un nuovo modello di mobilità, per ridisegnare una città più sostenibile" ha detto il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin in un videomessaggio mostrato durante la conferenza, ed ha aggiunto: "La mobilità condivisa è ormai una componente stabile della vita quotidiana, un fenomeno che riguarda in profondità il tessuto socio-economico del Paese, da dove parte la domanda di nuova mobilità. L'Osservatorio nazionale sulla sharing mobility, che coinvolge Ministeri, enti locali, associazioni e operatori economici ha l'obiettivo di raccogliere idee per nuovi progetti concreti, sfruttando il ventaglio di opzioni disponibili e connettendo sempre di più la sharing mobility all'intermodalità e al trasporto pubblico". Raimondo Orsini, coordinatore dell'osservatorio nazionale sulla sharing mobility, ha dichiarato: "L'Osservatorio raccoglie i dati dei servizi di sharing in tutte le città italiane da dieci anni: questi dati ci dicono che la sharing ormai è un'abitudine consolidata ed è qui per restare, ma è giunto il momento di cambiare passo. Bisogna pensare a misure di sostegno accompagnate da una semplificazione normativa per una maggiore integrazione tra tutte le forme di mobilità condivisa". A margine della conferenza in Campidoglio, è intervenuto anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, che ha dichiarato: "Per noi la sharing mobility è una componente strategica di una trasformazione della città che vede nel cambiamento della mobilità uno dei pilastri; anche le politiche delle mobilità non possono essere affrontate in modo profondo e radicale se non sono dentro ad un cambiamento delle altre politiche: ambientali, urbanistiche, dell'articolazione della città, della distribuzione dei servizi, dell'organizzazione dei tempi, persino nel modo in cui materialmente si fanno e si cambiano strade e piazze. C'è una organicità tra queste dimensioni dentro la nostra ambizione di trasformare Roma. Siamo consapevoli di come ci sia molto da fare ma i numeri ci stanno incoraggiando, perché abbiamo superato Milano. Siamo i primi in Italia, con 14 milioni di utilizzi nel 2024 e quest'anno stiamo crescendo ancora. Lavoriamo per una città più accessibile in cui sia più semplice muoversi: questo richiede tanto lavoro da parte delle istituzioni, ma cerchiamo anche un maggiore sostegno da parte del governo".