Usare lo smartphone a letto è una pessima idea

2 giorni fa 3

Sappiamo che stare attaccati allo smartphone prima di dormire non è una buona idea (ma lo facciamo lo stesso): ora uno studio condotto su oltre 45.200 giovani norvegesi tra i 18 e i 28 anni conferma la correlazione schermo-insonnia, rivelando però che il sonno disturbato non sarebbe colpa della luce blu o dell'attività interattiva sui social media, ma semplicemente del tempo rubato al riposo per stare su cellulari e tablet una volta sotto le coperte. «Ciò che incide non è quello che facciamo, ma il tempo che passiamo a guardare lo schermo», spiega Gunnhild Johnsen Hjetland, coordinatore dello studio pubblicato su Frontiers in Psychiatry.

Schermo e salute. Utilizzare smartphone e tablet influisce sul sonno in diversi modi: le notifiche ci disturbano mentre dormiamo, il tempo passato sugli schermi sostituisce quello passato tra le braccia di Morfeo e ci fa impiegare più tempo ad addormentarci, ed essere esposti alla luce ritarda i ritmi circadiani. «I disturbi del sonno sono molto diffusi tra gli studenti e hanno grosse implicazioni per la salute mentale, la performance accademica e il benessere generale», spiega Hjetland.

Lo studio. I ricercatori hanno prima di tutto chiesto ai partecipanti se utilizzassero smartphone o tablet dopo essere andati a letto, e per quanto tempo; i ragazzi hanno poi dovuto identificare i tipi di attività che svolgevano – guardare un film o una serie, giocare, stare sui social, navigare su internet, ascoltare podcast o audio, o leggere materiali di studio –, indicare l'orario in cui andavano a letto e quello in cui si alzavano, quanto tempo impiegavano ad addormentarsi e se avevano sonno durante il giorno. Raccolte le risposte, gli studiosi hanno suddivise i partecipanti in tre categorie: chi stava solo sui social, chi non ci stava per niente, e chi svolgeva diverse attività (tra cui anche navigare su Instagram & Co).

I risultati. Quanto scoperto evidenzia che essere esposti allo schermo di smartphone e tablet per un'ora dopo essere andati a dormire aumenta del 59% il rischio di soffrire di insonnia (intesa come difficoltà ad addormentarsi e stanchezza durante il giorno almeno tre volte a settimana per almeno tre mesi), e riduce la durata del sonno di 24 minuti.

Nonostante gli autori si aspettassero che l'uso dei social media fosse il principale responsabile di una cattiva notte di sonno – data la natura interattiva di Whatsapp & Co e i possibili stimoli emotivi che ne derivano –, i risultati mostrano chiaramente che è il tempo passato con gli occhi sullo schermo che ci fa dormire male, perché posticipa il momento dell'addormentamento. «L'ideale sarebbe smettere di guardare smartphone e tablet almeno 30-60 minuti prima di dormire, e in ogni caso disabilitare le notifiche di notte», suggerisce Hjetland.

Fotogallery Quanto dormono le persone di successo?

Leggi l’intero articolo