Urologi: "Antibioticoresistenza rischia di diventare catastrofe sanitaria"

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Carrieri (Siu), 'quest’anno l’Oms ha segnalato un incremento del fenomeno del 40%'

16 ottobre 2025 | 16.46

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"Se continuiamo così, tra pochi anni l’antibiotico-resistenza diventerà una vera e propria catastrofe sanitaria". A lanciare l’allarme è Giuseppe Carrieri, presidente della Società italiana di urologia (Siu), in occasione della conferenza stampa 'Antibiotico-resistenze in Urologia' oggi a Roma. "È un’iniziativa volta a sensibilizzare non soltanto l’opinione pubblica, ma anche la comunità medica e scientifica su un tema di estrema importanza - sottolinea Carrieri - Si stanno sviluppando batteri ormai resistenti a qualsiasi tipo di terapia antibiotica, e questo lega le mani a noi medici, in particolare agli urologi, nel trattamento di patologie comunissime come le cistiti nelle donne o le prostatiti negli uomini".

Secondo il presidente della Siu gli antibiotici sono diventati "inefficaci perché usati troppo e male. La nostra giornata punta a richiamare l’attenzione sulla necessità di cure mirate, basate su antibiogrammi ed esami specifici, e non più su terapie empiriche o sull’autogestione dei pazienti". Nel corso dell’incontro è stato presentato anche il progetto Maga – Make antibiotics great again, "un’iniziativa – ha aggiunto – che vuole promuovere il corretto uso degli antibiotici".

"Quest’anno l’Organizzazione mondiale della sanità ha segnalato un incremento del 40% delle antibiotico-resistenze: un dato che dimostra come il problema stia diventando sempre più urgente" ha concluso Carrieri.

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