Uno dei più antichi monumenti Maya è una mappa dell'universo

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Una mappa simbolica dell'universo: ecco cosa rappresentava uno dei più antichi monumenti Maya, costruito 3.000 anni fa nel sito di Aguada Fénix in Messico. Nuove indagini, condotte a cinque anni dalla sua scoperta, dimostrano che il complesso monumentale era molto più grande di quanto stimato finora, con gli assi principali disposti a croce che arrivavano a 9 e 7,5 chilometri di lunghezza; inoltre sarebbe stato realizzato da una società egualitaria senza l'uso della forza. Lo indica lo studio pubblicato sulla rivista Science Advances dagli archeologi dell'Università dell'Arizona.

Attraverso indagini con il Lidar, ricerche sul campo e scavi, i ricercatori hanno scoperto che Aguada Fénix era un cosmogramma, cioè una rappresentazione dell'ordine dell'universo, il che potrebbe renderlo uno dei siti cerimoniali più significativi dell'area abitata dai Maya. L'ultimo scavo condotto nel punto centrale del complesso ha rivelato una fossa a forma di croce che conteneva un deposito di manufatti cerimoniali.

La linea centrale del monumento punta al sole nascente il 17 ottobre e il 24 febbraio, segnando un arco di 130 giorni che probabilmente rappresenta metà del ciclo di 260 giorni del calendario rituale mesoamericano.

Durante gli scavi sono riemerse diverse asce di giada e altri ornamenti che rappresentano un coccodrillo, un uccello e quella che sembra essere una donna che partorisce. Sul fondo della fossa a croce ce n'è un'altra più piccola, dove sono stati recuperati pigmenti minerali di colore blu, verde e giallo, disposti in corrispondenza dei punti cardinali probabilmente come offerta.  Lo studio ha anche rivelato una rete di strade rialzate e corridoi infossati che i costruttori di Aguada Fénix utilizzavano per raggiungere e attraversare il sito, oltre a canali e una diga per deviare l'acqua da una laguna vicina.

Secondo i ricercatori, la società che ha realizzato il monumento non aveva re o leader, ma solo intellettuali che facevano osservazioni astronomiche e guidavano la progettazione e la pianificazione del sito. La manodopera sarebbe stata offerta da volontari, probabilmente attirati dall'idea di realizzare un cosmogramma dal significato simbolico così importante.

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