
la storia
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Giunto in Italia nell'agosto 2024 dopo un viaggio avventuroso, l'allora quindicenne ha rivelato le proprie qualità nell'Otranto. La Juve l'aveva in pugno, ora piace anche a Psg, Bayern, Roma e Milan, ma le regole federali vietano di tesserarlo da pro'
Al Versomare, a San Foca, passano tutti, almeno per un caffè. Soprattutto quelli dell'Otranto. Mor Diop sa bene che è il bar dove vanno Vincenzo Mazzeo e Salvatore Taurino, rispettivamente allenatore e d.s. del Nardò, il club che milita in Promozione. Mor ha promesso a suo "cugino" Ndiaga Sall di procurargli un provino. È il 2 agosto di un anno fa, l'allora quindicenne senegalese è arrivato da pochi giorni nel Salento dopo una maratona in treno che l'ha portato in giro per l'Italia, partendo da Torino. Un viaggio iniziato addirittura a giugno dalla natìa M'Bour (Senegal), con l'avventurosa rotta atlantica di due settimane su un barcone di fortuna che lo porta sino a Las Palmas, in Spagna. In questo viaggio della speranza, una mano, a turno, gliela danno i cosiddetti "cugini" senegalesi, ma è chiaramente una rete legata al caso. Quel ragazzo ha bisogno di una stella che lo guidi davvero...