Trionfo in doppio, Errani-Paolini vincono a Parigi

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Sara Errani e Jasmine Paolini trionfano ancora a Parigi. Le azzurre campionesse olimpiche hanno vinto il titolo al Roland Garros, battendo nella finale di doppio femminile dello slam parigino Anna Danilina/Aleksandra Krunic in tre set con il punteggio di 6-4, 2-6, 6-1. 

Errani e Paolini vincono così il secondo titolo consecutivo dopo quello agli Internazionali d'Italia. E' la loro seconda finale Slam di seguito al Roland Garros: lo scorso anno persero contro Katerina Siniakova e Coco Gauff. Nel circuito maggiore le due azzurre hanno conquistato sette titoli, compresi l'oro olimpico sulla terra rossa parigina nel 2024, e ben quattro WTA 1000.

In carriera, Errani ha vinto 34 titoli in doppio nel circuito WTA, Paolini otto. Errani, alla decima finale in carriera in doppio femminile nei major, ha completato il Career Grand Slam con Roberta Vinci. Insieme hanno vinto cinque trofei: 2012 Roland Garros, 2012 US Open, 2013-14 Australian Open e 2014 Wimbledon. Quindi questo di oggi per lei è il sesto Slam di doppio. Per Paolini si tratta del primo. La Paolini in questa edizione del Roland Garros ha trionfato anche nel doppio misto con Andrea Vavassori. E' la prima a vincere il trofeo in entrambe le specialità al Roland Garros dal 2015, quando ci riuscì la statunitense Bethanie Mattek-Sands. 

Alle 15 Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, di nuovo, ma per la prima volta in una finale Slam. Al Roland Garros é il 12mo confronto tra numeri 1 e 2 del tennis mondiale, con la posta in palio più alta di sempre.

Lo spagnolo é in vantaggio 7-4 ed ha vinto gli ultimi quattro scontri diretti. Mette in palio il trofeo conquistato lo scorso anno. I due si sono spartiti gli ultimi cinque Major, inaugurando una nuova era nel tennis maschile dopo due decenni dominati dal trio Novak Djokovic-Rafael Nadal-Roger Federer. Sarà infatti la prima finale maschile di uno Slam tra due giocatori nati negli anni 2000. Intanto si é disputata quella femminile. Anche questa vedeva opposte le prime due del ranking. Ha prevalso la n.2, Coco Gauff, ha rimontato e vinto in tre set contro la 'tigre' bielorussa Aryna Sabalenka. Per la 21enne originaria della Florida é il secondo titolo Slam, dopo l'US Open 2023.

Carlitos, 22 anni, punta a diventare il terzo in questo secolo a conservare la Coppa dei Moschettieri dopo Gustavo Kuerten e Nadal. Sinner, 23, è alla ricerca del suo terzo trionfo consecutivo in uno Slam, il quarto in totale, dopo aver vinto gli US Open lo scorso anno e conservato il titolo degli Australian Open a gennaio. L'altoatesino ha perso solo sette partite dall'inizio del 2024, ma quattro di queste sconfitte sono arrivate contro Alcaraz, inclusa quella al quinto set nella semifinale del Roland Garros 2024 e, l'ultima, nella finale degli Internazionali d'Italia di tre settimane fa. Sinner arriva allo scontro decisivo senza aver ceduto nemmeno un set. Sulla terra Rossa Alcaraz parte favorito, ma sa di dover dare il massimo per negare a Sinner il suo primo trofeo del Roland Garros. Quest'ultimo ha un record di 18-1 quest'anno e ha ripreso da dove aveva lasciato a Melbourne, dopo i tre mesi di squalifica per il caso clostebol. È apparso in ottima forma a Parigi, portando la sua striscia vincente nei Major a 20 partite. In semifinale ha infranto le speranze di Djokovic ed il serbo, 38 anni, ha ammesso che potrebbe essere stato il suo passo di addio al Roland Garros.

Con l'ultimo membro rimasto della vecchia guardia fuori dai giochi, il palcoscenico è pronto per Alcaraz e Sinner. Entrambi sono imbattuti nelle finali del Grande Slam, ma uno dei due sta per perdere questo record. "La finale del Grande Slam contro Carlos è un momento speciale per me e anche per lui - ha detto Sinner - La tensione che si prova prima e durante la partita è un po' diversa in un certo senso, perché siamo entrambi molto giovani, siamo entrambi diversi, ma talentuosi". Si moltiplicano i paragoni tra questa nuova rivalità e quelle condivise dai tre grandi Djokovic, Nadal e Federer, ma secondo Sinner sono prematuri: "Ci vuole tempo per confrontarci con loro. Credo che il tennis, come qualsiasi altro sport, abbia bisogno di rivalità. Ma ci sono altri giocatori straordinari che stanno emergendo".
   

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