Tour: Arensman vince la 19esima tappa, Pogacar sempre in giallo

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Nuova impresa di Thymen Arensman. Il 25enne olandese della Ineos Grenadiers si era già imposto a Superbagneres e ha replicato andando a prendersi il successo anche nella 'minitappa', comunque molto dura, Albertville-La Plagne di 93 km.

Alle sue spalle il trio che domenica salirà sul podio di Parigi, con la differenza che a vincere il Tour del 2025 sarà Tadej Pogacar mentre nello sprint di oggi per la piazza d'onore ha prevalso Jonas Vingegaard . Dietro di loro il tedesco Florian Lipowitz, che con questa prestazione dovrebbe essersi assicurato il 'bronzo' finale, peraltro ampiamente meritato, visto che ormai sembra aver risolto a proprio favore il duello con Oscar Onley per il terzo posto della generale e la maglia bianca di miglior giovane. E a proposito di cose meritate, il discorso vale anche e soprattutto per Arensman, che è scattato a 14 chilometri dal traguardo, è stato ripreso da Pogacar e Vingegaard e poi ha avuto ancora la forza di piazzare un'altra 'botta', in seguito rivelatasi vincente, nei confronti del campione del mondo ora in giallo e del danese. Pedalando a tutta, l'olandese è poi riuscito a resistere al ritorno finale dei due mattatori di questo Tour giunti sul traguardo a soli due secondi dal vincitore di giornata. "Sono completamente distrutto - il commento di Arensman dopo l'arrivo -. Vincere una tappa del Tour de France dopo una fuga è incredibile. E io l'ho fatto scattando dal gruppo della maglia gialla, quindi contro i migliori al mondo. Mi sembra di sognare, non so cosa ho appena fatto".

"Sono Tadej e Jonas - ha aggiunto Arensman -. Tutti sanno che sono i migliori al mondo, sono quasi degli alieni e io, invece, solo un essere umano. Ma li ho appena battuti, è pazzesco". Il grande sconfitto di giornata è stato invece, e di nuovo, Primoz Roglic, letteralmente 'scoppiato' dopo essere stato protagonista di una fuga che lo aveva portato al comando, da solo, nel tratto in vallata che precedeva la salita finale. Ma a 21 km dal traguardo è stato ripreso, e da quel momento è cominciata la crisi che lo ha portato ad arrivare alla fine in 27/a posizione, con 12'39" di ritardo su Arensman. Domani, in attesa di Parigi, penultima tappa e, viene da aggiungere, ultima possibilità per chi sogna una fuga (più o meno da lontano),con la Nantua-Pontarlier, una frazione di 184 chilometri con 4 Gpm e un profilo decisamente 'vallonato'. Pogacar e Vingegaard si controlleranno a vicenda, probabile che qualcun altro cerchi di approfittarne andando in cerca di una giornata di gloria.

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