Titolare con l'Italia, sempre in panchina con l'Inter: così Frattesi ritrova San Siro

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Nonostante il peso della diffida il ct l'ha annunciato in formazione contro la Norvegia: un'occasione per mettersi alle spalle il recente periodo negativo

Roberto Maida

Giornalista

15 novembre - 16:56 - MILANO

Titolare, anche se diffidato. Perché a San Siro è di casa, nonostante le difficoltà contingenti nell’Inter. Perché in mezzo al campo potrà dialogare con il compagno di tutti gli allenamenti, Barella. Perché “ha caratteristiche diverse dagli altri”, come racconta il ct Gattuso. Davide Frattesi ha capito che è il momento di alzare il volume. In attesa del mercato di gennaio, un’occasione così non ricapiterà: essere protagonisti nell’Italia che vuole rovinare almeno un po’ l’Urlo di Haaland, il quadro mondiale norvegese, è una buona idea per oggi e anche per domani.

motivazioni

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Dovrà stare attento ai cartellini gialli, per poi essere disponibile anche nella semifinale dei playoff, ma non per questo si tirerà indietro davanti alla chiamata della patria che pretende una partita di livello: chiudere il girone a pari punti, in caso di vittoria, non servirà per la qualificazione diretta ma rinforzerà l’autostima. Frattesi ha imparato a sue spese quanto incida nelle prestazioni l’aspetto mentale: con Chivu, persino peggio che con Inzaghi, ha perso posizioni e di conseguenza smalto. Dietro al trio di titolari ok, poteva temerlo, ma ora l’hanno superato anche Sucic e Zielinski. Ma la vetrina milanese può aiutarlo a sbriciolare la crisi. In fondo la Nazionale è sempre stata un toccasana per lui: 8 gol in 32 presenze per un centrocampista non sono pochi. Basti pensare che Francesco Totti, suo modello giovanile alla Roma, nell’indimenticabile notte di Berlino si fermò a 9 reti in 58 partite.

occasione

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Contro la Norvegia, Frattesi giocherà per la prima volta dall’inizio nella gestione Gattuso. La sua ultima partita da titolare coincide con l’ultima da ct di Spalletti, a Reggio Emilia contro la Moldova, quando beccò il giallo che adesso lo fa tremare in vista degli spareggi. Con Chivu invece ha fallito il tentativo di rilancio la settimana scorsa, in Champions contro il Kairat. Ma tra una settimana sempre a San Siro arriva il derby, un frullatore di ingredienti che sembra acceso apposta per mescolare i sapori. Frattesi osserva le caselle del centrocampo, si rende conto che Mkhitaryan è ancora fuori, e attacca la spina. Una grande serata con la Nazionale provocherebbe un bel rumore che può incuriosire l’Internazionale: ehi, ci sono anche io.

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