Il sisma a si è verificato a una profondità di circa 20 chilometri: secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti è stato il più forte a livello mondiale dal disastro di Fukushima nel marzo 2011

30 luglio 2025 | 07.12
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Giappone, Russia e parte degli Stati Uniti hanno emesso un allarme tsunami oggi mercoledì 30 luglio dopo che un potente terremoto di magnitudo 8.8 a circa 136 chilometri a sud-est della penisola di Kamchatka, nel mare di Bering, a una profondità di circa 20 chilometri secondo il Servizio geologico degli Stati Uniti (Usgs).
Il sisma, secondo l'Usgs, è stato il più forte a livello mondiale dal disastro di Fukushima nel marzo 2011 ed è stato superato solo da cinque terremoti dall'inizio delle misurazioni.
Le autorità giapponesi hanno lanciato l'allarme tsunami, avvertendo che onde fino a 3 metri potrebbero colpire le aree costiere del Pacifico. I residenti sono stati invitati a evacuare o a spostarsi. La stazione televisiva giapponese NHK ha riferito che onde di 40 centimetri sono state inizialmente registrate lungo le coste settentrionali delle prefetture di Hokkaido e Aomori. Non sono state segnalate irregolarità nelle centrali nucleari.
Nella regione russa della Kamchatka, la TASS ha riferito che la gente si è riversata nelle strade di Petropavlovsk-Kamchatsky, con le reti elettriche e telefoniche brevemente interrotte. A Sakhalin, i residenti lungo la costa sono stati evacuati per precauzione.
Il Centro nazionale di allerta tsunami degli Stati Uniti ha emesso un'allerta anche per le Hawaii, dove sono state previste onde fino a 3 metri. Ai residenti della costa è stato consigliato di lasciare immediatamente le aree a rischio o di cercare riparo in edifici di almeno 10 piani. È stato emesso un allarme tsunami anche per la costa occidentale dell'Alaska. Anche Stati del Pacifico più lontani, come le Filippine e l'Indonesia, si sono preparati all'arrivo di onde di tsunami.
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