Una regola anticalore: dopo le
polemiche della scorsa stagione, l'Atp inserisce per il 2026 una
norma che puo' portare fino allo stop degli incontri, se
temperatura, umidita' e vento superano i limiti stabiliti.
L'associazione dei tennisti professionisti ha infatti
annunciato l'introduzione di un protocollo sul caldo estremo, a
seguito delle critiche ricevute da alcuni tornei di questa
stagione. La regola è già in vigore nel circuito WTA femminile.
"Volete che un giocatore muoia in campo?", aveva chiesto il
danese Holger Rune a ottobre, in difficoltà al torneo di
Shanghai, dove le temperature hanno superato i 30 gradi con
livelli di umidità superiori all'80%. Ora, "per rafforzare la
tutela dei giocatori che gareggiano in condizioni estreme", un
concorrente potrà richiedere una pausa di dieci minuti durante
il terzo set per rinfrescarsi se l'indice WBGT, che tiene conto
di temperatura, umidità e vento, raggiunge 30,1 durante i primi
due set, secondo l'ATP. La partita verrà sospesa se questo
indice supera 32,2.
La nuova regola, sottolinea l'Atp, mira a "proteggere la
salute dei giocatori", ma anche a "migliorare le condizioni per
spettatori, arbitri, raccattapalle e il team organizzativo del
torneo". Finora, le decisioni relative alle condizioni di gioco
legate al meteo, e in particolare al caldo, erano di competenza
del supervisore del torneo, in consultazione con i team medici e
gli organizzatori locali. La stagione Atp 2026 inizia il 2
gennaio in Australia con la United Cup (torneo a squadre
nazionali), mentre i primi tornei di singolare sono previsti per
il 5 gennaio a Brisbane, in Australia, e a Hong Kong.
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