Tajani: "Sport fondamentale per politica estera ed export, aprirò un ufficio alla Farnesina"

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Lo ha annunciato il ministro degli Esteri durante i lavori della seconda edizione del progetto "Sport e Innovazione del made in Italy", con la presenza di Abodi, Mezzaroma, Barelli, Binaghi e Mei. E il triplista Diaz sarà ambasciatore dello sport italiano nel mondo

Mario Canfora

Giornalista

16 maggio - 15:40 - ROMA

Sport, sempre più sport. Ovunque. In radio, in tivù, davvero ovunque. Se non ha sorpassato la politica a livello di spazi, poco ci manca. Intanto, un risultato è stato ottenuto. La politica si occupa sempre più di sport. È in prima fila per organizzare eventi (l'ultimo, la Coppa America nelle acque di Napoli nel 2027 è di portata clamorosa), spinge i ragazzi alla pratica, contribuisce economicamente. Se si riuscissero anche a migliorare la qualità degli impianti, oltre che ad aumentarli di numero, saremmo a cavallo. Ma almeno l'impegno c'è. E lo sport può avere "un ruolo fondamentale per la nostra politica estera e dell'export, tanto è vero che ho deciso di avere un ufficio relativo alla diplomazia dello sport. Avremo una Direzione generale della crescita dove ci sarà un ufficio dello sport", ha detto il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani aprendo i lavori della presentazione, nella Sala dei Trattati della Farnesina, della seconda edizione del progetto "Sport e Innovazione del made in Italy", iniziativa di diplomazia dello sport che promuove le eccellenze italiane nel mondo grazie al partenariato strategico tra Sport e Salute Spa e ICE-Agenzia, e in collaborazione con le federazioni italiane di atletica leggera, nuoto e tennis-padel. Tra i partecipanti, anche il ministro dello Sport e i Giovani, Andrea Abodi, il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, oltre a Paolo Barelli, Angelo Binaghi e Stefano Mei, numeri uno di Federnuoto, Federtennis-padel, e Federazione di atletica leggera. Con un videomessaggio è intervenuto anche il presidente di ICE-Agenzia, Matteo Zoppas. 

concorso

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"Presto nominerò Andy Diaz ambasciatore dello sport italiano nel mondo", ha continuato Tajani, prendendo spunto da quando detto dal triplista cubano naturalizzato italiano, medaglia di bronzo ai Giochi di Parigi 2024 e campione mondiale indoor a Nanchino 2025: "Ringrazio questo Paese per come mi ha accolto, ringrazio la Guardia di Finanza, dove faccio parte del Gruppo sportivo Fiamme Gialle. Sono orgoglioso di essere italiano". Diaz faceva parte di una delegazione di eccellenze dello sport italiano nelle discipline dell'atletica, nuoto (Gregorio Paltrinieri) e tennis (Filippo Volandri, capitano non giocatore di Davis). Tajani ha inoltre ricordato l'apertura del concorso per accedere alla carriera diplomatica anche ai laureati in Scienze motorie, senza per questo mortificare i diplomatici la cui "storica" provenienza deriva finora da lauree a indirizzo in Scienze politiche, Giurisprudenza, Economia. Lunedì, inoltre, la Farnesina firmerà un accordo con l'Università del Foro Italico, per permettere a giovani atleti o dirigenti africani di formarsi in Italia, attraverso borse di studio, per poi tornare a essere protagonisti nel loro Paese.

abodi

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"Abbiamo una visione complessiva, strumenti che nessuno ha al mondo. Lo scenario è emozionante e stimolante, non c'è spazio per dispersione di energie o interesse personale e siamo convinti che con questo modello il sistema sportivo sarà uno straordinario alleato. Non abbiamo una visione di momento, ma di lungo periodo. Ieri ho avuto l'onore e il piacere di vedere insieme il Giro d'Italia, la Vespucci - che è la nave più bella del mondo - e di dare l'annuncio dell'America's Cup a Napoli, conquistata ottenendo la fiducia degli organizzatori e del team New Zealand. Le aziende di settore beneficiano del moltiplicatore di opportunità rappresentato dalle discipline sportive, abbiamo l'orgoglio di rappresentare la nazione perché sappiamo produrre eccellenze", prosegue Abodi che poi ricorda, tra gli appuntamenti già fissati che vedranno l'Italia protagonista "Milano-Cortina, proseguendo con l'America's Cup, i Giochi del Mediterraneo a Taranto che vanno al di là delle dimensione competitiva dello sport; l'auspicio è che la diplomazia riesca a produrre gli effetti sperati per far sì che siano presenti tutte le nazioni del Mediterraneo. Poi nel 2028 ci saranno le Olimpiadi giovanili che ci permetteranno di promuovere la cultura sportiva nelle scuole". 

barelli e mei

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"Lo sport in Italia non va avanti perché c'è una tradizione dell'attività motoria: negli altri Paesi si pratica all'interno della scuola, mentre qui sono state le società sportive a sostituire lo Stato. Le federazioni sono diventate playmaker per nome e per conto dello Stato. Non è polemica, ma un dato di fatto. Avere un atteggiamento positivo da parte delle istituzioni significa poter ottenere da questi signori, in primis il premier Meloni ma anche il ministro Giorgetti, un maggiore sostegno di carattere economico-finanziario ma anche di partecipazione, in un programma che valorizzi i cittadini", ha ricordato Barelli, mentre Mei spiega: "Di Jacobs e Tamberi sembra che se ne parli al passato ma sono ancora lì. Ci sono tanti ragazzi che stanno arrivando, il ricambio generazionale è continuo perché arrivano i risultati di vertice. È un circolo vizioso positivo, abbiamo bisogno che i giovani vadano nei campi di atletica, di tennis, in piscina, solo così possiamo toglierli dal divano. Se riusciremo ad alimentare questo circolo vizioso, siamo destinati ad andare sempre bene. I miei colleghi hanno parlato di quanto le federazioni facciano fatica perché manca una cultura dello sport - ha aggiunto facendo riferimento a Binaghi e Barelli -. Nelle altre nazioni hanno un'altra tradizione, qui dobbiamo un po' arrangiarci ma ci arrangiamo molto bene. Le forze armate danno un contributo straordinario. Quando si riesce ad avere un obiettivo comune, generalmente riusciamo a fare meglio degli altri". 

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Binaghi si è soffermato sul momento d'oro del tennis azzurro. "Un'eventuale finale Sinner-Musetti? Non la guarderò, come non ho guardato Sinner-Berrettini a Wimbledon, era stata una tragedia... Credo, però, che siamo ancora lontani da questo, giochiamo contro due giocatori fortissimi, soprattutto Alcaraz, anche se credo che i nostri ragazzi non abbiano limiti. Sono match molto aperti anche se il tennis è uno sport maledetto". Un accenno ancora sul Coni, al termine dell'evento ("Il fatto che la federazione, e lo sport, che cresce di più siamo noi è la prova provata del fatto che il Coni, grazie a Dio e grazie a questo Governo, non è più importante, ha un ruolo molto ridimensionato rispetto a prima. Si può vivere anche senza il Coni. È da quattro anni che non passo in quel palazzo là, non mi sembra che il nostro sport abbia avuto problematiche. Le candidature? Luca Pancalli è una persona seria, che ha fatto crescere il suo movimento, che prima non era niente. È uno che ha avuto ruoli dirigenziali di primo piano nella Federcalcio e nel Coni, contro il nulla cosmico)", e al tennis trasmesso sulle Pay tv: "Questa storia di dover pagare un abbonamento televisivo è odiosa. L'esclusiva è il male che trent'anni fa ha fatto precipitare il tennis tra gli sport meno sconosciuti e più di nicchia. È una vergogna che qualcuno voglia difendere esclusive indifendibili. Dobbiamo chiedere al Governo che faccia i passi che si devono fare per consentire non solo agli spagnoli di vedere Alcaraz quando arriva in semifinale al Roland Garros, ma anche a tutti gli italiani, perché se lo meritano come tutti gli altri europei. Questa esclusiva è uno scandalo". 

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