Tajani: 'Cattivi maestri a sinistra rischiano di fomentare l'odio'

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"Sono veramente indignato quando sento, anche in Parlamento, toni e parole violente". Lo ha detto il leader azzurro Antonio Tajani dal palco del congresso di Forza Italia giovani e stigmatizzando il fatto che "solo per trovare la compattezza della sinistra" ci si "accusi di avere le mani lorde di sangue".

"Ma i cattivi maestri - ha aggiunto - rischiano di fomentare l'odio non di costruire la pace, la pace si costruisce in maniera diversa". "Sono avversari politici - ha concluso in un altro passaggio - ma l'odio non può essere nel cuore" di chi sceglie "il più importante servizio che un uomo o una donna vuol regalare ai suoi concittadini".

Sulla presenza di Fedez al congresso, ha evidenziato: "Credo che il movimento giovanile abbia diritto di capire attraverso i suoi ospiti quali sono i problemi della società e come risolverli ascoltando dei testimoni". E "non è detto che il testimone debba avere tatuato il nome di Berlusconi o il simbolo di FI sulla pelle". "Ma se c'è qualcuno - ha aggiunto tra gli applausi - che viene a raccontare la sua storia cosa è successo perché c'è quel disagio" questo aiuta a capire. "E' una carenza economica? Carenza di valori? Carenza dello Stato? Io non mi scandalizzo se viene a raccontare come un ragazzo di periferia vive il suo disagio, a me serve per capire".

Soltanto chi è debole non è in grado di confrontarsi con altre idee, è il discorso ribadito in più passaggi nel suo intervento dal palco del congresso di FI giovani dal leader azzurro Un ragionamento che ha ribadito anche per quanto riguarda la questione della cittadinanza. "Stesso discorso - ha detto - vale quando cerchiamo di dare una risposta a quasi un milione di ragazzi" che "sono nelle nostre scuole, sono compagni di banco di nostri nipoti, di nostro figlio. Hanno diritto dopo 10 anni di scuola fatta con profitto a chiedere di diventare cittadini italiani oppure no? Abbiamo paura di far diventare cittadini come noi questi ragazzi? Che parlano magari dialetto piemontese".

"Io non sono un pericoloso lassista - ha aggiunto - sono il primo a dire che va contrastata l'immigrazione clandestina ma qui parliamo di gente che è regolare in Italia, figlia di gente che lavora in Italia. Lo ha detto anche ieri il governatore della Banca d'Italia, c'è bisogno, abbiamo bisogno di persone che vengono al di fuori del nostro Paese per occupare spazi di lavoro che oggi, a causa anche della decrescita demografica, non occupiamo noi e allora da lì nasce" la nostra iniziativa, "per dare risposta a questi ragazzi per permettere di dare a loro la libertà ragionata di diventare cittadini italiani, forse è più serio dire che diventi cittadino italiano se hai studiato in Italia perché ti senti italiana. D'altronde abbiamo l'insegnamento dell'impero romano, che accoglieva, che aggregava". 

 A palazzo dei Congressi a Roma sono presenti circa 650 delegati e più di 400 ospiti. "È un bel segnale - commenta Simone Leoni responsabile organizzazione giovani e candidato alla guida della formazione giovanile azzurra - in un momento in cui si dice che i giovani non sono più interessati alla politica". Tre i super ospiti della giornata: Max Rosolino, Fedez che dovrebbe arrivare nel pomeriggio e Paolo Del Debbio. "Il nostro è un partito aperto al giudizio di chi ascolta", ha detto il capogruppo di Fi alla Camera, Paolo Barelli, interpellato sulle polemiche in merito alla presenza del cantante alla kermesse.
  

Video Tajani: 'Fedez non è un relatore politico, ma testimone del disagio giovanile'

Parlando in videoconferenza all' incontro pubblico 'Abruzzo - Le radici del Sud, la forza dell'Italia', promosso da Forza Italia Abruzzo nell'ambito degli Stati generali del Mezzogiorno in corso presso l'Auditorium Sirena di Francavilla al Mare (Chieti), Tajani ha quindi annunciato che "a partire da settembre lanceremo una grande offensiva in tutta Italia perché vogliamo vincere le prossime elezioni politiche ed essere protagonisti nel centrodestra con le nostre idee. Noi siamo una grande forza cristiana, liberale, riformista, europeista, garantista e atlantista". 

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