Suzuki Bike Day 2025: oltre 2.400 ciclisti in festa a Monza

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La quinta edizione dell'evento ciclistico benefico di Suzuki si è svolta per la prima volta in Brianza. Dall'Autodromo di Monza alle storiche salite della Coppa Agostoni, presenti 2.400 amanti delle due ruote a pedali. Henke, Suzuki: "Vogliamo mettere il nostro marchio laddove gli italiani provano gioia"

Dal nostro inviato Matteo Corsini

16 giugno - 09:50 - MONZA

L'Autodromo Nazionale di Monza ha ospitato la quinta edizione del Suzuki Bike Day, evento benefico che, come suggerisce il nome, vede protagonista la passione per la bicicletta. Sono infatti più di 2.400 i ciclisti che hanno risposto alla chiamata del costruttore giapponese, per prendere parte a una gara non competitiva nel segno della solidarietà. Il ricavato dell'evento è stato infatti devoluto a Dynamo Camp Ets, fondazione che offre gratuitamente iniziative di terapia educativa per bambini affetti da patologie gravi o croniche. 

percorso storico

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Per la prima volta a fare da paesaggio al Suzuki Bike Day è la Brianza. L'evento ha infatti utilizzato l'Autodromo Nazionale di Monza come punto di partenza e arrivo, nonché cuore delle attività collaterali della corsa, ma anche i caratteristici colli tanto cari agli appassionati delle due ruote. Nei circa 60 km complessivi di percorso, infatti, il Bike Day ha attraversato passaggi storici della Coppa Agostoni, passando anche per la sfidante salita di Lissolo, 2,5 km con una pendenza massima del 15%. Un tracciato ad anello, iniziato e concluso con un suggestivo giro di pista sul circuito di Monza. 

come nasce il bike day

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Per scoprire di più sull'iniziativa del Suzuki Bike Day, abbiamo intervistato Andrea Henke, direttore commerciale di Suzuki Italia. 

Come è stato portare il Suzuki Bike Day a Monza?
"Il Suzuki Bike Day nasce dalla volontà di dare qualcosa indietro a chi tutto l'anno ci considera come una possibile auto, una possibile moto o un possibile motore marino da acquistare, un modo per dire grazie ai nostri clienti e potenziali tali. Cosa c'è di meglio, a questo punto, che partire da una location esclusiva e iconica come un autodromo, che è simbolo della velocità, ma che diventa anche simbolo di una giornata dedicata ai clienti che partecipano all'evento. Insieme all'autodromo abbiamo voluto mettere quel pizzico di storia legato al mondo del ciclismo. Gli altri anni c'erano le salite dei mondiali vicino a Imola, come il Gallisterna, il Monticino e Brisighella, quest'anno siamo andati sul percorso della Coppa Agostoni, con un paio di "strappi" che devo dire hanno messo alla prova il sottoscritto ma credo anche gran parte dei 2.400 partecipanti. A Sirtori abbiamo raggiunto pendenze del 13-14%, che hanno messo a prova le nostre gambe, ma credo che l'importante in quel momento fosse semplicemente pedalare insieme, fare fatica insieme, godere di una giornata all'aria aperta insieme e godere al massimo di quella che è la nostra passione per le due ruote".

Perché avete cambiato location rispetto agli scorsi anni?
"Dopo le prime quattro edizioni, vedendo la gioia, la felicità e la passione con cui i clienti e non clienti di Suzuki partecipavano a questo evento, abbiamo voluto esportare questo tipo di format, portarlo in giro per l'Italia laddove possibile per far godere il più possibile i nostri clienti e potenziali tali di questa bellissima giornata dedicata al mondo della bici".

Suzuki supporta grandi eventi nel ciclismo, nello sport in generale e anche della musica. Come si inserisce tutto ciò nelle vostre strategie?
"In generale il nostro obiettivo è quello di mettere il nostro marchio laddove gli italiani provano gioia e sorridono. Quindi credo che siamo tutti d'accordo sul fatto che per noi italiani musica e sport siano due passioni che abbiamo un po' tutti. Amiamo ascoltare la buona musica, siamo appunto la nazione con il Festival di Sanremo che è un po' il nostro Super Bowl all'americana, e ci piace mettere il marchio lì dove la gente gode di questa passione. Con lo sport è la stessa cosa, ci piace promuovere il mondo dello sport perché anzitutto ha dei valori eccezionali in cui noi crediamo fortemente, che ispirano non solo il nostro modo di lavorare ma anche il nostro modo di produrre prodotti di largo consumo come moto, auto e motori marini. Lo sport in generale è qualcosa che veicola sicuramente aspetti positivi, e quindi noi supportiamo eventi di questo tipo. Sosteniamo diverse federazioni da tantissimo tempo, da dieci anni la federazione del ghiaccio, dieci anni il Torino Football Club, quasi 5 anni il rugby, oltre 3 anni il triathlon, recentemente è entrato con noi anche il mondo della pallavolo. Insomma davvero tanti sport in maniera che possiamo in qualche modo abbracciare tutte le passioni degli italiani".

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