Suv ibridi economici: la sfida di Omoda 4

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Design spigoloso e deciso in 442 cm di lunghezza, tanta qualità nelle finiture, motorizzazione full hybrid da 204 Cv di potenza e prezzo aggressivo

Gianluigi Giannetti

19 ottobre - 14:51 - WUHU (CINA)

L’auto cinese va nettamente più veloce dei luoghi comuni, delle associazioni mentali che ancora possono vederla giocare tutto sul rapporto qualità-prezzo. Piuttosto, c’è una capacità disarmante di imparare, assorbire messaggi anche in termini di design, trasformare l’immagine dei diversi marchi con una rapidità che l’occidente talvolta non immagina. Gli schemi si cambiano addirittura in corsa. Ai vertici del gruppo cinese Chery è bastato infatti un pomeriggio per modificare perfino il nome di un progetto cruciale come Omoda 3, passato ora alla sigla definitiva Omoda 4. È piaciuta di più l’associazione con i 442 cm di lunghezza, ma resta l’intenzione di entrare con molta forza nel mercato europeo dei crossover urbani con un modello forte di un prezzo a partire da 20.000 euro, ma anche con linee taglienti e vera qualità costruttiva. L’anteprima assoluta a Wuhu, in Cina, è per una vettura pronta a sbarcare in Italia a partire dalla metà del 2026 e già ora capace di interessare non poco per la sua motorizzazione ibrida, in alternativa alla variante 100% elettrica.

missione design

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Possiamo definirla cautela quella utilizzata da Chery nel distillare la disponibilità dei dati tecnici fondamentali, ricostruiti poi con un certo impegno. L’evento di lancio non prevedeva neppure la presenza di un esemplare definitivo, ma solo di un prototipo con interni non ultimati. La velocità ha poi sorpreso perfino all’interno dell’azienda, che ha presentato sul palco Omoda 4 completa in ogni suo particolare. C’è furbizia nel definire il design Cyber Mecha, guardando cioè al mondo del gaming attraverso forme spigolose che però sono anche la formula più concreta utilizzata oggi in Europa per trasmettere aggressività ad un crossover compatto, con cofano basso e muso tagliente, con qualche citazione inevitabile alle sportive italiane ma anche tanta qualità nella verniciatura e una personalità tutta sua definire gli ingombri.

I 442 cm di lunghezza per 187 di larghezza e 157 cm in altezza sono intelligenti, puntano su passaruota molto definiti ma poi consentono anche di ricavare un bagagliaio da 350 litri di capacità e una buona percezione degli ingombri.

Salendo a bordo si nota il grande schermo centrale in verticale, affiancato da un display più piccolo dietro il volante per la strumentazione. Finiture interne e consistenza delle plastiche sono molto buone, così come lo spazio per i passeggeri posteriori e l’angolo di apertura delle portiere che ne agevola l’ingresso.

IBRIDA ED ELETTRICA

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Il prezzo atteso a partire da quota 20.000 euro diventa ancora più interessante guardando alla motorizzazione, che non è affatto banale. Omoda 4 disporrà del sistema full hybrid SHS-H con un propulsore 1.5 a benzina da 142 Cv abbinato attraverso un convertitore al motore elettrico da 135 Cv, per una potenza complessiva di sistema di 204 Cv. L’accelerazione 0-100 km/h segna 8,1 secondi, mentre la velocità massima è di 170 orari e i consumi dichiarati corrispondono a 5,1 litri di benzina per 100 km.

Omoda 4 avrà anche una variante elettrica, equipaggiata con motore da 203 Cv, batteria da 67 kWh di capacità e prestazioni pressocché identiche alla versione a combustione, mentre l’autonomia di 450 Km dichiarata secondo il generoso ciclo di calcolo cinese è inevitabilmente destinata a ridursi nelle misurazioni europee.

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