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Un'altra finale per Vincenzo Italiano, dopo quella di Coppa Italia e le due di Conference disputate con la Fiorentina. Ha invertito la rotta a Bologna, alzando al cielo di Roma la Coppa Italia lo scorso 14 maggio e lunedì a Riyadh proverà a concedersi il bis: in finale di Supercoppa, contro quel Napoli già a battuto al Dall'Ara, quando Conte scatenò un'ira che ha portato la squadra partenopea a ritrovarsi.
Per Italiano sarà la quinta finale. Ma solo per quel che concerne le coppe, perché in carriera il tecnico rossoblù vanta la finale playoff vinta con lo Spezia in serie B nel 2020 e prima ancora le finali promozione conquistate al comando di Arzignano e Trapani, a conferma della vocazione di arrivare in fondo alle competizioni e a gare da dentro o fuori.
Fuori, lunedì sera, rimarranno gli infortunati Casale e Freuler, che lavorano a Casteldebole per recuperare in vista del nuovo anno dai rispettivi infortuni. Fuori finisce pure Federico Bernardeschi, che con il Napoli era partito da esterno sinistro d'attacco: frattura alla clavicola sinistra per il numero 10, che martedì sarà operato e dovrà rimanere fuori almeno 6 settimane. Out c'è pure Skorupski, che lavora a parte, non ancora recuperato dallo strappo muscolare accusato proprio contro il Napoli il 9 novembre, quando esordì tra i pali il 17enne Pessina.
A Riyhad, invece l'eroe è Federico Ravaglia, che nei 90 minuti con l'Inter ha negato il gol a Diouf e Lautaro e ai rigori ha ipnotizzato Bastoni, Barella e Bonny. Eroe è stato pure Ciro Immobile, autore del rigore della vittoria contro l'Inter, lui che si era infortunato alla prima di campionato per rientrare in Coppa Italia contro il Parma per pochi minuti.
Domani è in programma la rifinitura pre Napoli e la conferenza stampa di Italiano: Cambiaghi e Rowe si giocano una maglia per completare la trequarti con Orsolini e Odgaard, alle spalle di Castro o Dallinga. In mediana, può tornare Ferguson.
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