Che giocatore è il messicano arrivato dal Feyenoord? Un vero centravanti, il numero 1 della Champions attuale per gol al minuto e tocchi per gol. Quello che Conceiçao cercava...
Giornalista
2 febbraio - 20:31 - MILANO
Esaltato, idealizzato dai bambini, cercato dalle ragazze, poi fuori moda, rimpicciolito, mandato in esilio, alla fine ritornato in tutta la sua dignità: lui, il centravanti, è il protagonista del mercato del Milan. Il Milan con Santiago Gimenez ha di nuovo un centravanti puro, e tanto basta per aprire una nuova dimensione. Alvaro Morata, che resta un giocatore forte, non era un 9 puro: con Fonseca si muoveva, arretrava, a volte giocava apertamente da trequartista. Gimenez no, è un centravanti mancino, è bravo in area, gli piace prendere palla, girarsi e puntare la porta. Soprattutto, segna, che sarà banale ma in questo giochino resta la cosa più importante. Santiago in stagione ha segnato un gol ogni 76 minuti, che anche per l’Olanda è un bel numero.
che giocatore è
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Gimenez sa difendere palla, viene cercato per sviluppare il gioco e in area sa segnare in tanti modi. Guardando i suoi gol e le sue giocate su Wyscout, colpiscono i gol di testa, non così scontati per un giocatore di 182 centimetri, e la capacità di ricevere palla e giocarla in fretta. Santiago non è un dribblatore e tecnicamente è bravo, non sensazionale, però sa fare tante cose e in area si fa sentire. Conceiçao gradirà: in carriera ha avuto quasi sempre un centravanti fisico e al Porto ha giocato anche con due punte vere. Taremi ed Evanilson, ad esempio.
i numeri chiave
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I numeri sono con lui, non tanto in Olanda – 7 gol in 11 partite -, quanto in Champions. Santi è il miglior attaccante di questa edizione per gol al minuto (uno ogni ora, quasi esattamente) e per percentuale realizzativa (63%): numeri da attaccante puro. Il viso tranquillizzante, gli occhi verdi, il saluto educato e quasi timido all’arrivo a Linate non ingannino: Santi in Olanda perdonava poco. Il dato che colpisce di più però è quello dei tocchi per gol: 17,6, il più basso della Champions. Morata è a 158... Chiarisce che Gimenez non partecipa al gioco ma si occupa del finale del libro: il gol. Fa tornare alla mente una clamorosa statistica di Hugo Sanchez, che nel 1989-90 segnò 38 gol in Liga con il Real Madrid, tutti di prima.
tre pro e tre contro
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Gimenez, insomma, può aiutare il Milan, anche se l’innesto resta operazione delicata per almeno tre ragioni sostanziali. L’Italia non è l’Olanda, qui l’area di rigore è una città, non un paesaggio di campagna: i difensori la riempiono e Santiago non avrà intorno a sé lo spazio che si vede nella sintesi dei suoi gol. L’ambientamento in una nuova nazione, con la pressione di San Siro, non è semplice per nessuno. E – terzo - il Milan con Conceiçao attacca meno del Feyenoord, superiore a quasi tutte le avversarie in Eredivisie. L’altro lato della luna però fa sorridere i milanisti. Leao e Pulisic sono compagni d’attacco di livello e toglieranno attenzioni, mentre Reijnders ha tempi e piede per premiare i movimenti di Santiago. La concorrenza di Abraham, poi, è giusta per dare a Gimenez un po’ di riposo ma non pensieri da panchina. Sulla carta, c’è tutto. Da mercoledì si comincia.