Spalletti: "Calendario in discesa? Ti mordo... Gli avversari sanno quanto è forte Yildiz più di lui"

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Il tecnico juventino si gode la seconda vittoria consecutiva in un big match e l'avvicinamento al quarto posto ed elogia i suoi per lo spirito

Un successo doppio. Non solo perché il secondo consecutivo in Serie A in un big match dopo quello del Dall'Ara della scorsa giornata, ma pure perché contribuisce ad aumentare l'autostima della sua Juve. "Vincere queste partite qui sono mezze imprese, perché loro stanno bene in campo e hanno il ritmo che ti stritola se non sei bravo a tenere palla e ripartire - festeggia Luciano Spalletti in tv -. Ottenere la vittoria imparando delle cose che puoi andare a prendere diventa un doppio salto di conoscenze. Sono le vittorie che infondono fiducia e danno consapevolezza di potersela giocare alla pari con gli altri. E stasera l'abbiamo fatto. Nel primo tempo come ritmo e sostanza li abbiamo sofferti e non siamo riusciti a ripartire in quei 10-12 palloni riconquistati in cui c'era la possibilità di ribaltare. La loro pressione costante ti fa perdere lucidità e non avere grande fiato per fare ripartenze. Nel secondo tempo siamo stati più in partita, Yildiz è cresciuto e si è avuta la possibilità di creare occasioni importanti".

spalletti dopo juve-roma

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L'allenatore della Juve, poi, non lesina complimenti ai suoi giocatori per l'atteggiamento mostrato contro la Roma. Così, dopo un'esortazione al turco a credere di più in sé ("i suoi avversari sanno quanto è forte più di lui stesso"), elogia lo spirito di sacrificio dei bianconeri. "Bisogna fare anche cose più scomode, ad esempio Yildiz è venuto a fare un lavoro che non fa parte di lui, ma quando si gioca un calcio contro squadre forti e con un allenatore che le mette bene in campo, se non c'è anche la fase di copertura di calciatori come Yildiz e Conceiçao loro ti scavano l'uomo in più e ti entrano - spiega Spalletti -. Zhegrova non lo può e non sa fare, non ha quella qualità lì. Non lo potrà fare mai in una maniera solida, non ha quelle caratteristiche: diventa una cosa liquida in fase difensiva, rientra in una posizione, ma c'è il fatto di doverti anche attaccare alla maglia dell'avversario e lui non ce l'ha. Il problema è sempre lo stesso: se io riesco a tener palla per permettergli di fare solo gli ultimi 20 metri, altrimenti si paga dazio". E a chi prova a sottoporgli un calendario in discesa (contro Pisa, Lecce, Sassuolo, Cremonese e Cagliari i prossimi avversari), il tecnico toscano risponde con una smorfia e una battuta. "Non fare questi discorsi perché ti mordo... Tutte le partite ormai sono difficili". 

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