Sommer l'acchiappapunti, due miracoli per blindare l'Inter: "Tutto ok, è il mio lavoro"

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Il portiere nerazzurro decisivo su Lucca e Solet. Dopo il rientro dall'infortunio è stato ancora una volta protagonista

Gregorio Spigno

Giornalista

30 marzo - 21:48 - MILANO

La porta non è blindata, ma quasi. E chissà quale sarà il premio che lo spogliatoio nerazzurro regalerà a Sommer dopo la vittoria contro l’Udinese, perché gran parte del merito va al numero uno svizzero. Determinante con due interventi davvero miracolosi prima su Lucca e poi su Solet, curiosamente due obiettivi di Marotta e Ausilio per l’Inter del futuro. La squadra di Inzaghi ha sbloccato con Arnautovic e raddoppiato con Frattesi, ma poi è tornata la “pazza Inter” di qualche stagione fa. Il gran gol proprio di Solet ad una ventina di minuti dalla fine ha tirato fuori dagli armadi nerazzurri fantasmi paurosi, e da una gestione fino a quel momento impeccabile è subentrata una paura che ha rischiato di compromettere un risultato che sembrava già acquisito in serenità. Per agguantare tre punti pesantissimi ci sono voluti i guantoni di Sommer.

presente e futuro

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Prima ci ha provato Lucca con la sua specialità, il colpo di testa. Forte, preciso, praticamente perfetto. Ma Sommer - non certo per la prima volta - si è travestito da Superman: ha indossato il mantello, è volato e ha cancellato quello che sarebbe stato il gol del 2-2 nello spazio di qualche secondo. L'occasione ospite più clamorosa è arrivata invece nel finale: azione confusa dell’Udinese dopo un calcio d’angolo, rimpallo e sfera che arriva ancora sui piedi di Solet che chiude gli occhi e calcia praticamente a botta sicura. Sommer però dice ancora no, con una parata ancora più clamorosa della precedente. 

"è il mio lavoro"

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Ma il portiere nerazzurro quasi minimizza: “È il mio lavoro. Nel primo tempo abbiamo controllato al 100% la partita, segnato due gol e avuto tante idee di gioco. Nel secondo loro hanno fatto più pressing, non abbiamo avuto le opzioni dentro le linee e sui palloni lunghi l’Udinese è una squadra fisica. Quello che conta però è aver vinto”. Poi lo sguardo si sposta sul Napoli: “Se guarderò la partita contro il Milan? Certo, lo faremo tutti, ma in tranquillità…”. Una tranquillità dovuta ai 3 punti e ad un vantaggio momentaneo sulla squadra di Conte di 6, arrivato anche grazie a Sommer. Che dopo l'infortunio è tornato tra i pali nonostante l'ottimo rendimento di Josep Martinez, e guardando alle prestazioni dà la sensazione che ci resterà ancora molto.

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