Slow Food Italia aderisce anche
quest'anno alla Marcia PerugiAssisi della Pace e della
Fraternità, in programma domani. La delegazione che prende parte
al corteo, composta da circa cinquanta persone e guidata dai
vicepresidenti Francesco Sottile e Federico Varazi e dalla
direttrice generale Serena Milano, sfilerà con uno striscione
che invoca il 'Diritto al cibo per tutte e tutti'. Un modo per
ribadire che il cibo non può e non deve essere usato come arma
di guerra, mai e da nessuna parte al mondo.
"Le guerre scoppiano e scoppieranno sempre per accaparrarsi
risorse: cibo, acqua, terre fertili, gas, minerali rari. In nome
dell'economia di mercato e del consumismo, che ha pervaso
completamente le nostre vite, si distruggono foreste, si
inquinano mari, si sfrutta il lavoro, si reprimono voci
dissonanti, si scatenano guerre, si arriva addirittura al
tentativo di sterminare un popolo intero, con la sua storia, la
sua terra, la sua cultura" dichiara Serena Milano, direttrice
generale di Slow Food Italia.
"Essere alla marcia della Pace e della Fraternità è un segno
coerente con i valori di Slow Food: pace, giustizia sociale e
diritto al cibo" aggiunge Federico Varazi, vicepresidente di
Slow Food Italia. "Oggi nel mondo la fame e i conflitti si
rincorrono in un circolo vizioso: dove c'è fame spesso nasce la
guerra, e dove c'è guerra la fame ritorna" conclude Francesco
Sottile, membro del consiglio direttivo di Slow Food Italia, che
nella giornata di sabato 11 ottobre partecipa all'Assemblea
dell'Onu dei Popoli.
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