Sinner dice no all'Italia, non giocherà la Davis: 'Scelta difficile, già vinta due volte'

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"E' stata una decisione non semplice, ma dopo Torino l'obiettivo è partire col piede giusto in Australia, Non sembra, ma una settimana di preparazione in quel periodo può fare la differenza. La Coppa Davis l'abbiamo vinta nel 2023 e nel 2024 e questo ha avuto il suo peso. Stavolta abbiamo deciso così con il mio team": Jannik Sinner spiega con queste parole il suo 'no' alle Finals 8 di Coppa Davis di Bologna.

Nella lista dei convocati il numero 2 al mondo - attualmente impegnato nel torneo di Vienna e reduce dall'esibizione milionaria di Riad - non c'è: "Non ha dato la sua disponibilità per il 2025", ha spiegato il capitano azzurro, Filippo Volandri, che ha diramato le convocazioni. La Coppa Davis è, e resterà, sempre casa sua e sono certo che Jannik tornerà presto a far parte della squadra", ha aggiunto. Tecnicamente la lista dei convocati diramata da Volandri potrebbe essere ancora emendata fino a lunedì 17 novembre ma le speranze di un dietrofront dell'ultima ora, sono nulle, anche perché già nei giorni scorsi, lo stesso Sinner non si era sbilanciato su una sua eventuale partecipazione, lasciando intendere più un diniego che una adesione. Sono invece stati convocati per le Final 8 di Coppa Davis, sia il grande rivale di Sinner, Carlos Alcaraz con la Spagna, sia Alexander Zverev con la Germania.

La decisione di Sinner inevitabilmente scatena polemiche. Non è la prima volta che l'altoatesino rinuncia a eventi clou, non solo la Davis (con il forfait alla fase di Bologna nel 2023 ma poi partecipo' alle Finals di Malaga dove l'Italia trionfò), le Olimpiadi di Tokyo 2020 e Parigi 2024 ma anche l'incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, o l'invito al festival di Sanremo. In difesa dell'altoatesino si schiera Paolo Bertolucci, vincitore della Davis nel '76 con l'Italia e poi capitano non giocatore azzurro dal '97 al 2000, secondo il quale "Sinner, essendo un libero professionista, deve programmare la sua attività e il suo percorso nel circuito come meglio crede. La Coppa Davis non è la manifestazione più importante, lo sono sono gli Slam e le Finals. La sua non è mancanza di senso di appartenenza visto che ce l'ha fatta vincere due volte".

Parla di "scelta rispettabile" Corrado Barazzutti, "considerando soprattutto quello che ha fatto e sta facendo per l'Italia. Ha dimostrato più di una volta il suo attaccamento alla maglia, quindi se un anno rinuncia, come, tra l'altro, hanno già fatto tanti suoi colleghi, non vedo perché non rispettare questa decisione". Barazzutti aggiunge " io ho sempre giocato, a meno che non avessi problemi fisici che me lo impedissero". Esattamente opposta l'opinione di Nicola Pietrangeli, secondo il quale il no di Sinner alla Davis "è un grande schiaffo al mondo sportivo italiano. Spero che durante la Davis poi non vada a giocare da qualche altra parte... Oggi il mondo è troppo pieno di soldi - ha concluso -. Il cuore lo lasciano da parte...". "Comprendiamo e rispettiamo la decisione di Jannik, per noi comunque molto dolorosa", commenta il n.1 della Fitp, Angelo Binaghi. "La Coppa Davis rappresenta per lui - e per tutti noi - un simbolo di orgoglio e di appartenenza, e siamo certi che tornerà presto a indossare la maglia azzurra con la stessa passione e determinazione di sempre", ha aggiunto.

Per la Final 8 di Bologna Volandri ha convocato Lorenzo Musetti, Flavio Cobolli, Matteo Berrettini, Simone Bolelli e Andrea Vavassori cui spetterà il compito di provare a conquistare il terzo titolo mondiale consecutivo, dopo la splendida doppietta centrata a Malaga nelle ultime due edizioni. In attesa della Coppa Davis, quella che si apre è una settimana decisiva per Lorenzo Musetti, chiamato a Vienna (dove c'è anche Sinner) a guadagnare punti importanti anche per rispondere alla sfida di Felix Auger-Aliassime, Casper Ruud e Daniil Medvedev nella corsa per un posto alle ATP Finals 2025. "La mia fame di essere a Torino è grandissima è mi sta dando la motivazione per inseguire i miei sogni", le parole di Musetti che domani sfida il greco Stefanos Tsitsipas.

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