Sinner-Alcaraz, Wimbledon si prepara a finale più attesa

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La finale più attesa e affascinante, rivincita dell'epilogo dell'ultimo Roland Garros, la 13/a sfida tra i due dominatori del tennis contemporaneo, che a Wimbledon rinnovano una rivalità destinata a durare almeno per la prossima decade. Jannik Sinner contro Carlos Alcaraz, ritmo e intensità contro tocco e imprevedibilità, due stili di gioco, entrambi vincenti, che li hanno portati ad occupare stabilmente i primi due posti del ranking mondiale, e ora anche i match definitivi delle prove Slam. "Le rivalità fanno sempre bene allo sport - il giudizio di Sinner -. Sono convinto che se sapremo ripeterci altre volte a questi livelli nei prossimi cinque o sei anni sarà un bene per tutto il tennis".

Appuntamento per una sfida d'eccellenza, che in Italia verrà trasmessa in chiaro (Tv8) e che nel Regno Unito ha fatto schizzare in alto il costo dei biglietti, fin oltre i 23mila euro per chi cerca un posto all'ultimo minuto. Oggi Sinner e Alcaraz si sono allenati sui campi Aorangi, a pochi minuti di distanza, scambiandosi un affettuoso abbraccio quando si sono trovati l'uno di fronte all'altro. Sinner, vestito con una maglia verde (speranza?), col gomito destro ancora avvolto in un manicotto contenitivo, quasi certamente per motivi precauzionali, considerata la straripante prestazione con cui ha liquidato in semifinale Novak Djokovic.

Parigi è stato il primo capitolo di una diarchia che si è rinnovata puntuale all'All England Club, dove i due hanno raggiunto la seconda domenica in maniera differente: il n.1 al mondo ha dominato i suoi avversari, superati al ritmo di vittorie in tre set, fatta eccezione per il colpo di fortuna negli ottavi contro Grigor Dimitrov. Sotto di due set, in evidente difficoltà, Sinner ha beneficiato dell'improvviso ritiro del bulgaro a causa di un infortunio al pettorale a seguito dell'ennesimo ace. Altalenante il percorso dello spagnolo, vincitore delle ultime due edizioni dei Championships: non solo ha smarrito più set, ma spesso ha avuto un approccio un po' distratto, ritrovando colpi e concentrazione solo quando era con le spalle al muro. Una pigrizia mentale che magari accuserà contro il suo arci-rivale, l'unico che ha un tennis in grado di disinnescare il suo talento.

Negli incroci precedenti, lo spagnolo è nettamente avanti (8-4) ed è anche reduce da una striscia vincente di cinque match. Inoltre, si è aggiudicato più finali di Sinner (3-1), imponendosi nell'unica finale Slam disputata tra i due (Parigi 2025, appunto). Di contro, però, è di Sinner l'unico precedente sui nobili prati londinesi, un successo in quattro set datato 2022. "Jannik sta giocando un tennis fantastico sull'erba - le parole di Alcaraz -. Sapersi muovere bene sull'erba è la cosa più difficile e più importante. E Jannik sull'erba si muove in maniera incredibile. Scivola come se giocasse sulla terra battuta, con entrambe le gambe. È semplicemente incredibile. La sconfitta del 2022? Non mi interessa più di tanto, siamo entrambi completamente diversi".

Secondo bookmakers e opinionisti locali, che prevedono un match equilibrato, lo spagnolo resta il favorito, per via della maggiore confidenza sull'erba e dei suoi risultati negli ultimi anni. "Come i grandi campioni, Jannik impara da ogni situazione, dalle sconfitte come dalle vittorie, dopo ogni giorno. Il suo tennis migliora di continuo, non penso proprio di avere un vantaggio mentale", le parole di Alcaraz. Sulla stessa lunghezza, lo stesso Sinner che ha tenuto a precisare di aver saputo adattare il suo tennis alle caratteristiche erbivore richieste dal contesto. Già cinque Slam in carriera (in altrettante), Alcaraz insegue la seconda doppietta Parigi-Londra consecutiva, Sinner - giunto alla quarta finale in un Major - il quarto Slam, per riscrivere un'altra pagina del tennis italiano, diventando il primo azzurro incoronato a Wimbledon, dopo le finali perse da Matteo Berrettini e Jasmine Paolini.

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