Si apre 'Il Sipario' sulla Scala: in via Verdi l'opera che celebra il teatro

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L'installazione, un bassorilievo in bronzo fuso a cera persa, è firmata dall'artista Daniele Milvio

Foto Brescia e Amisano (Teatro alla Scala) Foto Brescia e Amisano (Teatro alla Scala)

15 dicembre 2025 | 14.25

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Su via Verdi si alza il sipario. Sulla facciata della nuova torre del Teatro alla Scala va ad aggiungersi un nuovo segno al dialogo tra architettura, musica e città. Questa mattina, alla presenza del sindaco di Milano e presidente della Fondazione, Giuseppe Sala, dell’assessore alla Cultura del Comune di Milano Tommaso Sacchi e del sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina, si è tenuta l’inaugurazione ufficiale del bassorilievo destinato all’ingresso della nuova torre di via Verdi 3, progettata dall’architetto Mario Botta insieme all’architetto Emilio Pizzi. L'opera, intitolata, 'Il Sipario' è firmata dall’artista Daniele Milvio, ed è stata svelata nella sua collocazione definitiva sulla facciata della nuova palazzina, a conclusione del percorso iniziato con il concorso indetto da Aria (Azienda Regionale per l’Innovazione e gli Acquisti).

"Quest’opera ha il valore di fare immaginare quello che non si vede, quello che c’è dietro una Prima, il lavorio, la preparazione - ha detto il sindaco Sala -. La Scala sta vivendo un momento felice nonostante il momento storico complicato. Continuiamo ad arricchire il valore della Scala del mondo e questa installazione aiuterà a portare avanti questo messaggio”. Secondo Ortombina l'opera “rivela la tessitura del sipario e incrocia la natura della Scala, coi suoi tanti artigiani che tutti i giorni lavorano alle sculture e preparano le nostre scene. Questo sipario è pieno di significato e si apre anche su una nuova epoca, il completamento della palazzina di via Verdi, una cosa storica perché qui operano lavoratori che per vent’anni sono stati lontani dalla Scala. Si parla sempre della Scala in via Filodrammatici ma da oggi finalmente abbiamo anche un affaccio e un ingresso su via Verdi".

L'opera è stata selezionata dalla commissione giudicatrice nel dicembre 2024 in ottemperanza alla Legge 717/49, che prevede la realizzazione di opere d’arte negli edifici pubblici. Il bando richiedeva di sviluppare il tema 'Musica e Architettura' attraverso un lavoro inedito, capace di dialogare con le geometrie dell’edificio e di garantire durabilità nel tempo.

La scelta della giuria - presieduta dal direttore della Comunicazione del Teatro alla Scala, Paolo Besana e composta dallo stesso Mario Botta, dagli artisti Maurizio Cattelan e Marzia Migliora, e dalla dottoressa Roberta Gnagnetti (soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio) - è ricaduta sulla proposta di Milvio per la sua sintesi tra qualità artistica e coerenza con il contesto urbano e architettonico. Menzioni speciali sono andate ai progetti di Arcangelo Sassolino e Nico Vascellari.

Realizzata in bronzo fuso a cera persa, 'Sipario' è un bassorilievo di grandi dimensioni (102x319x18 cm) che riproduce fedelmente la parte centrale del sipario del Teatro alla Scala. La scelta del materiale e della tecnica di fusione ha permesso all’artista di restituire la ricchezza tattile dei tessuti, i ricami e la plasticità delle pieghe verticali tipiche dei drappeggi teatrali.

Il sipario è raffigurato in una posizione leggermente socchiusa, catturando un momento preciso e carico di significato: l’istante in cui il diaframma tessile separa ancora il mondo reale da quello scenico ma lascia intuire l’imminente incontro tra i due. Attraverso questa rappresentazione, l’artista ha voluto esplorare sia gli aspetti funzionali che quelli simbolici dell’architettura scenica, creando un elemento di connessione permanente tra la città e il teatro.

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