Ai Mondiali di Singapore, nella seconda uscita, 13-13 nei tempi regolamentari e poi il 17-16 che ci manda già ai quarti. Ingiusta espulsione di Nikola Jaksic. Campagna: "In acqua senza fare calcoli, bravi"
Franco Carrella
14 luglio - 16:50 - MILANO
L'esame degli esami è superato, il Settebello c'è eccome. Dopo la goleada sulla Romania, test attendibile fino a un certo punto, arriva l'emozionante vittoria sui campioni olimpici serbi: 17-16 ai rigori nella seconda giornata dei Mondiali che in pratica già ci consegna i quarti, in attesa della morbida chiusura del girone contro il Sudafrica: "L'abbiamo spuntata nonostante tanti errori, buon segno. In partite del genere conta più la fisicità che la tattica e i ragazzi l'hanno interpretata bene", osserva il c.t. Sandro Campagna ai microfoni della Rai. Con un'annotazione non secondaria: "Siamo scesi in acqua senza fare calcoli, con una prova estremamente dispendiosa, come è giusto che sia. Magari con questo successo arriverà un percorso più complicato, ma non deve condizionarci". Tradotto: con una sconfitta saremmo andati incontro a un quarto con gli Stati Uniti, avversario che appare certamente inferiore alla Croazia campione del mondo così come a Montenegro e Grecia. Una di queste tre ci aspetta nella prima sfida da dentro o fuori, domenica, ma intanto venerdì salteremo gli ottavi: in un torneo così intenso, un po' di riposo sarà utile.
ERRORE
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Un anno fa, ai Giochi, la macchia di un clamoroso errore contro gli azzurri (l'ingiusta espulsione di Condemi contro l'Ungheria). Stavolta a essere penalizzata è la Serbia, con la topica dell'arbitro Voltz dopo appena 3'35": lo statunitense caccia per fallo aggressivo il capitano-fuoriclasse Nikola Jaksic, mimando una manata sul volto di Iocchi Gratta, ma è una decisione che fa sorridere (e non può essere riconsiderata dal Var). Buon per noi. Primo doppio vantaggio azzurri a fine secondo quarto con Cannella (6-4), poi il break slavo di 4-0 capovolge il match e Campagna si fa sentire nel time out ("Non stiamo più giocando di squadra, non stiamo producendo niente"). Immediata reazione e contro break per il 9-8, colpi duri da una parte e dall'altra, sembra fatta quando voliamo sul 13-10 ma gli olimpionici non mollano mai e centrano il 13-13 con Martinovic in superiorità numerica a 6" dalla sirena. Quindi l'epilogo ai rigori: un errore del Settebello (Velotto, parato da Dobozanov) a fronte delle due parate di un superbo Nicosia (su Vapenski e Cuk). Il portiere romano ne aveva neutralizzato un altro al 20', su Strahinja Rasovic. Quarti in cassaforte. E mentre ci godiamo il presente, possiamo guardare al futuro anche con ottimismo godendoci il titolo europeo Under 16 conquistato dalla squadra guidata dall’ex azzurro Federico Mistrangelo: il 20-12 in finale sull’Ungheria, a Istanbul, parla da solo. Come le sei vittorie in altrettante partite.
Girone A - Prima giornata: Serbia-Sudafrica 27-3, Italia-Romania 17-5.
Seconda giornata: Romania-Sudafrica 24-5, Italia-Serbia 17-16 rig. (13-13). Classifica: Italia 5; Serbia 4; Romania 3; Sudafrica 0.
Terza giornata (16/7): Italia-Sudafrica (7.45), Serbia-Romania (10).
La formula - Quattro gironi da quattro squadre, le prime si qualificano per i quarti, seconde e terze passano dagli ottavi.