Torna in campo il campionato cadetto, ma dove eravamo rimasti? Sono di più le squadre in ritardo di quelle lanciate. Gli allenatori hanno avuto nuova fiducia. Ma quante incognite...
La seconda sosta è alle spalle, la Serie B riparte con le prime (poche) certezze e tante indicazioni. Ci sono le candidature alla A e qualche crisi evidente. C’è stato il primo cambio in panchina (a Empoli), abbastanza tardivo rispetto alle ultime stagioni, comunque l’unico a fronte di vari allarmi. E ci sono novità sull’impiego dei giovani, diventato linea guida di un torneo a caccia di risorse. Si riparte dunque. Vediamo cosa ci aspetta.
dati, record di pareggi
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Di sicuro è il campionato dei pareggi. Da quando la B è tornata a 20 squadre, 28 X nelle prime 70 partite non si erano mai viste: al massimo erano state 27 nel 2023-24 e nel 2020-21. Questo perché si vince raramente in trasferta: i 2 sono stati solo 15 (mai così pochi). Si segna comunque tanto: 178 gol sono una bella quota (195 nel 2021-22 il massimo), soprattutto perché chi gioca in casa trova la rete con più frequenza (101 volte, contro le 103 sempre del 2021-22).
favorite
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Le sole difese inviolate sono quelle delle due squadre ancora imbattute: Modena e Palermo. Che domenica si trovano nel primo, vero big match stagionale. Se il trend verrà confermato, è partita da 0-0. Ma chi si fida di certi pronostici in questa B? Di sicuro le squadre di Sottil e Inzaghi hanno gettato la maschera in chiave promozione e al Barbera faranno registrare il record stagionale di spettatori, superando i 32.093 dell’altra sfida di Palermo con il Bari. Chi le potrà insidiare? I segnali più convincenti arrivano dal Venezia, che però è a -5 dal primo posto e -3 dalla zona A. L’ultima vittoria con il Frosinone ha rilanciato Stroppa e stoppato il volo di Alvini, rivelazione di questa prima fase fino al flop del Penzo: come reagirà il Frosinone? Resta alta l’attesa per il Monza, che è impegnato nel lavaggio del cervello dei suoi calciatori: se entrano nel mood della B sarà dura per tutti, ma se continuano così... Non male i segnali arrivati da Cesena, Carrarese e Juve Stabia, già reduci da una stagione positiva. E la classica sorpresa? L’unica neopromossa che se la può giocare nella parte sinistra sembra essere l’Avellino, grazie alla profondità della rosa, all’entusiasmo della piazza e - adesso si può cominciare a dirlo - ai meriti del tecnico Biancolino.
delusioni
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Ben più ampio il parco di grandi che ancora mancano all’appello. Questa sosta sembrava l’occasione attesa per il cambio di panchina, invece solo Pagliuca ha pagato, tra l’altro dopo una vittoria fuori casa... Un buon risultato nell’ultimo turno, i riflessi sulle casse sociali e una attenta valutazione tecnica hanno salvato gli altri sulla graticola. D’Angelo ha vacillato parecchio: dalla finale dei playoff all’ultimo posto è un brutto segnale, la squadra svuotata che manda in campo è ben lontana da quella precedente, ma lo Spezia gli ha ribadito la fiducia. Idem la Samp con Donati, che s’è sbloccato con il 4-1 al Pescara e s’è salvato, ma guai a pensare che adesso i problemi (in campo e fuori) siano alle spalle. S’è salvato Possanzini a Mantova, forte del sostegno dei suoi giocatori; s’è salvato Caserta a Bari, che gira e rigira sta cercando la veste giusta per una squadra che però continua a pagare troppi infortuni; e s’è salvato Aquilani a Catanzaro, in attesa che le sue buone idee di calcio riescano a tramutarsi in punti. Tutti ripartono fortificati. Ma fino a quando?
talenti
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Nel frattempo i giovani giocano e crescono. Se ne sono visti 83 in campo (18,3% del totale) e molti hanno anche arricchito le varie Under. Soprattutto le U21 (italiane e non), non la U20 a causa del corto circuito con le date (non Fifa) del Mondiale in corso in Sudamerica: i pochi azzurrini di B partiti sono già a casa, l’unico rimasto è il francese Beyuku del Modena. Il campionato li aspetta, la loro freschezza è indispensabile, e le novità non mancano: i 4 gol di Popov (Empoli) e i 3 di Cissè (Catanzaro) meritano attenzione, il minutaggio di Di Mario (Entella) pure (solo i portierini Motta e Palmisani giocano di più). Chissà, magari grazie a loro tra gli inquilini del piano superiore tornerà di moda fare shopping da queste parti.