Il Milan continua a sprecare contro le provinciali: dopo la sconfitta con la Cremonese e il pari col Pisa, i rossoneri pareggiano 2-2 al Tardini, sciupando il doppio vantaggio maturato nella prima mezz'ora e facendosi rimontare da un Parma mai domo. Un punto che permette al Diavolo si agganciare provvisoriamente il Napoli in vetta a quota 22. Ma, per come si erano messe le cose, Allegri non può sorridere.
Sotto gli occhi di un doppio ex di prestigio come Arrigo Sacchi e di 22mila spettatori totali (record assoluto d'incasso nella storia del Tardini, 563mila euro), Allegri manda in campo il Milan con Nkunku e Leao terminali offensivi nel 3-5-2 (indisponibili Gimenez e Rabiot, in panchina il rientrante Pulisic), Saelemaekers ed Estupinian a tutta fascia, Ricci e Fofana ai fianchi di Modric. Anche Cuesta, privo - fra gli altri - di Estevez, Circati e Almqvist, ripropone la difesa a tre, confermando Britschgi sulla fascia destra e rispolverando Lovik per quella sinistra.
Davanti torna Cutrone a supporto di Pellegrino. Al Milan bastano 12 minuti per colpire: ripartenza rapida e rasoterra da fuori area di Saelemarkers, che approfitta dell'ampio spazio concessogli per prendere la mira e metterla nell'angolino più lontano. Dopo una rete annullata per (netto) fuorigioco di Cutrone, il Milan raddoppia su rigore: al 21' Ndiaye atterra in area Saelemaekers, sul dischetto va Leao che trasforma con un rasoterra potente alla destra di Suzuki.
Il Parma è stordito, ma al secondo di recupero Bernabè riapre tutto con un sinistro a giro dal vertice dell'area che si infila sotto l'incrocio. Nella ripresa, Cuesta toglie Ndiaye (in evidente difficoltà) e inserisce Troilo. Il Parma esce carico dagli spogliatoi e va vicinissimi al gol in cinque occasioni nel giro di un quarto d'ora: con Pellegrino, due volte con Delprato, Bernabé e Pellegrino che colpisce il palo. Ma (è il 62') sul proseguo dell'azione Britschgi crossa da destra per Delprato che trova il anticipando tutti di testa.
Dopo una fase di "assestamento", il Milan rialza la testa e ha due enormi occasioni, con Pulisic (entrato al 70') e Saelemaekers, che lanciati a tu per tu con Suzuki calciano clamorosamente fuori. Al novantesimo Modric ci prova da fuori, ma Suzuki è attento e para in due tempi. Nei sei minuto di recupero il Milan prova a fare male attaccando in maniera confusa, ma il Parma è sempre attento e porta a casa un punto tanto insperato quanto prezioso per classifica e morale.
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