Si gioca l'anticipo della 26/a giornata del campionato di Serie A: Lecce-Udinese 0-1
LA VIGILIA. Giampaolo, l'Udinese squadra fisica con qualità
Proseguire il trend positivo e continuare a mettere fieno in cascina in questa lunga e difficile volata salvezza. Il Lecce di Marco Giampaolo, reduce da tre risultati positivi di fila, prova ad allungare la serie nella sfida interna di domani sera contro l'Udinese.
L'allenatore giallorosso inquadra così la partita contro i friulani: "L'Udinese ci ha abituati a questo modo di fare calcio - esordisce il tecnico nella conferenza della vigilia -. Lavora molto sullo scouting, poi ci sono stagioni in cui riescono ad arricchire il valore della squadra con individualità importanti.
Sono una squadra fisica, ma dispongono anche di giocatori di qualità, e non rinunciano a giocare. Hanno realizzato nove reti su palla inattiva, ed è come avere un attaccante in più in squadra: e sotto questo aspetto noi siamo carenti. Sono reduci da un gran momento di forma, quindi mi aspetto un match difficile".
Una gara spigolosa che richiede una preparazione particolare.
Ma su questo aspetto Giampaolo precisa: "Il fatto che le partite siano difficili è scontato - prosegue il tecnico -. La difficoltà è che in questo campionato ogni volta è necessario preparare partite diverse. Gli avversari cambiano nel modo di giocare e nell'atteggiamento, la preparazione non ricalca mai lo stesso standard in quanto cambiano le situazioni. E' una gara già complicata di per sé, non temo qualcosa in particolare ma l'impegno è difficile. Più che sull'avversario dobbiamo concentrarci sulla nostra prestazione".
L'auspicio è quello di poter incrementare il bottino casalingo, forse al momento un po' avaro di soddisfazioni: "Se ci fossimo fermati a guardare il calendario del girone di ritorno in molti erano preoccupati - chiarisce il tecnico -, nelle ultime due gare casalinghe abbiamo giocato contro squadre di vertice. Spesso si dice che a casa si deve vincere, ma questa è solo teoria. Bisogna pensare a giocare e vincere, io non presto attenzione agli aspetti relativi a dove giochiamo e contro chi. Quello che conta è dare il massimo e non dare mai nulla per scontato".
LA VIGILIA. Runjaic, a Lecce serve essere costanti nel rendimento
"Lavoriamo sulla costanza, come già detto nelle scorse settimane: lavoriamo su quello, sulla stabilità della prestazione. Non può sempre funzionare tutto, ma i meccanismi, come ci presentiamo come squadra in trasferta, sono importanti: il Lecce è una squadra molto forte, sappiamo cosa ci aspetta, sono felice di avere tutte queste scelte a disposizione, con la squadra al completo, compreso Davis". Lo ha detto Kosta Runjaic, in conferenza stampa, presentando l'anticipo del venerdì sera in terra salentina della sua Udinese, dove mancheranno i soli Okoye e Tourè, fuori per molti mesi. Il tecnico tedesco non crede che, a salvezza quasi raggiunta, mancheranno gli stimoli: "Nell'ultima settimana siamo stati stabili, abbiamo affrontato le ultime partite da squadra, siamo più tranquilli: è evidente il passo in avanti. Dal punto di vista tecnico, però, si possono migliorare ancora tante cose, anche dal punto di vista individuale. C'è sempre un potenziale per migliorare, nel calcio non si può mai essere tranquilli. Se diamo qualcosa in meno, può andare tutto male, dovremo correre molto, giocare come squadra, mettendo gioia nel giocare. I ragazzi stanno crescendo insieme, possiamo ancora aumentare il livello. Anche dal punto di vista individuale c'è un'alta qualità, questo si vede sempre di più, dobbiamo continuare così, per migliorare come squadra". Circa gli avversari, "il Lecce è forte in transizione - ha riconosciuto l'allenatore dei bianconeri -, sul lato destro hanno giocatori rapidi, hanno un attaccante che corre ed è bravo a sprintare, dobbiamo proprio evitare queste situazioni: non perdere la palla e reagire subito, soprattutto quando si tratterà di difendere. Dobbiamo essere svegli e veloci, attenti, non dovremo ignorare niente". Nonostante la posizione di classifica tranquilla, non è ancora arrivato il momento di Pafundi: "Ad oggi non può giocare dall'inizio, giocherebbe magari bene, ma ci sono ragazzi con più esperienza - ha osservato Runjaic -. Lui, però, è sulla buona strada, abbiamo visto che ha un grande talento, ma quello è una cosa, il carattere è un altro aspetto importante. Bisogna solo avere pazienza e continuare a lavorare. A volte si fallisce proprio quando si ha poca pazienza, si possono prendere decisioni che non fanno bene alla sua carriera. Farà un grande salto in avanti nel tempo, dobbiamo continuare a lavorare e migliorare la resilienza".
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