Serie A: Juventus-Roma in campo 0-0 DIRETTA

1 ora fa 1

Juventus-Roma in campo 0-0 DIRETTA

Non è ancora riuscito a vincere due partite consecutive in campionato alla guida della Juventus e Luciano Spalletti vuole farlo contro la Roma. Il motivo è doppio: significherebbe battere una diretta concorrente per la Champions, portandosi a un solo punto proprio dal quarto posto dei giallorossi, e anche mandare un segnale a chi sta lottando per lo scudetto, con Inter, Milan e Napoli impegnate in Arabia Saudita per la Supercoppa Italiana.

"Ci aspetta un esame di maturità, anzi quasi da università - dice il tecnico bianconero per presentare il big-match di sabato all'Allianz Stadium - e mi sarebbe piaciuto affrontarlo senza defezioni, ma in ogni caso ci siamo allenati bene. Ho visto i ragazzi al livello di poter disputare una gara alla pari contro la Roma, ora dobbiamo mantenere nel lungo periodo le cose positive che abbiamo fatto vedere perché è questo che fa la differenza". Di fronte si troverà un allenatore temibile come Gian Piero Gasperini, che però è riuscito a battere ben otto volte in sedici confronti: "Mi ha sempre messo curiosità il suo modo di fare calcio, ormai il 'Gasp brand' è diventato un marchio di fabbrica e ti sgama subito se hai dei difetti, perché mette in superficie le tue debolezze - i complimenti per il collega di Grugliasco con un passato in bianconero prima da giocatore, poi in panchina nel settore giovanile - e da uno come lui c'è soltanto da imparare. Ti viene a prendere fino a casa tua, senza pensare al campo che concede alle spalle".

Spalletti prepara la sua Juve con il rientro di Bremer, "Sì, giocherà" annuncia, e pure con quello di Milik: "È come un bambino felice che torna a fare ciò che ama, ha caratteristiche importanti" dice sul polacco, finalmente a disposizione a 574 giorni dall'ultima apparizione che risale a maggio 2024. Però bisogna ancora valutare due pedine della difesa: "Rugani e Cabal hanno qualche affaticamento muscolare, li voglio ancora vedere" spiega il tecnico sugli altri elementi della retroguardia, mentre Kalulu e Kelly sono pienamente a disposizione. In attacco invece resta ancora favorito David: "Hanno fatto bene a non invitarlo più alle cene, una volta ha grattugiato il parmigiano sulla paste alle vongole" la battuta che ha scatenato le risate generali per chiudere il caso legato al canadese, che secondo alcuni era stato escluso da una parte di spogliatoio. Alle spalle dell'ex Lille agiranno Conceicao e Yildiz, a centrocampo è favorita la coppia Locatelli e Thuram, sulle corsie laterali sono in vantaggio McKennie e Cambiaso.

"In questo momento è un po' sotto al suo livello, lui ha potenzialità e qualità superiori - spiega sull'azzurro classe 2000 - ed è molto autocritico, analizza sempre i dati che gli mandiamo: è un giocatore che sa fare tutto, è un calciatore moderno". Il prossimo 2 gennaio aprirà intanto il calciomercato: "Non ho parlato con la società e non m'interessa più di tanto, è un discorso che abbiamo affrontato all'inizio e sapevo le circostanze e il momento della Juventus - risponde Spalletti sulla finestra invernale di trattative - e io non cerco niente, a meno che non siano loro a dirlo a me". 

Gasperini: 'Ho scelto il progetto più difficile'

Non tutte le giornate e le partite sono uguali e valgono allo stesso modo, perché alla retorica del 'ogni gara porta tre punti', in fin dei conti, non credono nemmeno i protagonisti che vanno in panchina o in campo. E così la sfida della Roma a Torino contro la Juventus avrà un sapore speciale, perché Inter, Napoli e Milan, impegnate in Supercoppa, non scenderanno in campo, permettendo ai giallorossi in caso di vittoria di portarsi in vetta al pari dei nerazzurri. Ma la partita dello Stadium, dove la Roma ha vinto una volta in quattordici precedenti, avrà un gusto speciale anche per Gian Piero Gasperini, piemontese e cresciuto in bianconero.

Lui che dopo aver trascorso gli ultimi nove anni a Bergamo ha preferito proprio la Roma alla Juventus. Perché? E' presto detto. "Quello giallorosso era un progetto più difficile e sono contento di come sia andata", le parole che accendono la vigilia. Ma la sua squadra, oggi, ha quattro punti in più dei rivali e l'obiettivo chiaramente è mantenere la distanza, al di là del vincere il primo scontro diretto della stagione dopo i ko contro Inter, Milan e Napoli. La classifica vede comunque i giallorossi a 3 punti dalla capolista e dopo 15 giornate non può essere una casualità. "Dopo 15 partite sono indicazioni precise - dice Gasp -. Non so se siamo tra i più forti o la squadra più forte del campionato. Posso solo dire che i ragazzi sono stati bravi in quasi tutte le partite, anche in alcune dove non abbiamo vinto. Questo è un gruppo con motivazioni forti e che è cresciuto sotto l'aspetto tecnico".

Non mancheranno, però, le difficoltà perché il tecnico giallorosso dovrà sopperire alle assenze di Ndicka ed El Aynaoui, impegnati in Coppa d'Africa, oltre che di Dovbyk, ancora out per la lesione del retto femorale sinistro. A questo si aggiunge una condizione non ottimale di Hermoso e Dybala, entrambi convocati, le cui riserve saranno sciolte solo a ridosso della partita. Lo spagnolo, più dell'argentino, sembra pronto a cominciare dall'inizio anche se non al meglio, così da vedere una linea a tre composta da lui, insieme a Celik e Mancini. Davanti, invece, Ferguson potrebbe essere confermato titolare, panchinando così Dybala per la quinta partita consecutiva. Nelle ultime due gare, però, nonostante la Joya non sia partita titolare, le risposte della Roma sono state importanti. "Arriviamo a questa partita dopo due belle prestazioni - ribadisce infatti il tecnico -. E vogliamo misurarci con una grande squadra. La concentrazione sarà massima, ma posso dire che è bello andare a Torino con questa situazione di classifica". Ancora più bello, sarebbe per la Roma, tornare nella Capitale e passare il Natale in vetta alla Serie A, anche se a tentare di rovinare i piani ci sarà un grande ex come Spalletti. "Il mio rapporto con Luciano è di amicizia, siamo andati spesso a cena insieme e veniva a vedere l'Atalanta quando era ct della nazionale - la confidenza di Gasperini -. Oggi invece ci sentiamo poco, ma il clima è sereno. Sta cercando di portare il suo calcio alla Juve anche se non è facile farlo in corsa. A Bologna si è vista una squadra cresciuta". Complimenti sinceri, non di facciata per un'amicizia che sarà messa in stand-by per novanta minuti.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi l’intero articolo