Serie A: in campo lunedì alle 18,30 Hellas Verona-Cremonese

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In campo lunedì alle 18,30 Hellas Verona-Cremonese DIRETTA

La vigilia

"I giocatori arrivati negli ultimi giorni di mercato hanno bisogno di ritrovare la condizione migliore e per questo partiranno dalla panchina". Con queste parole Davide Nicola, allenatore della Cremonese, ha chiarito la posizione di Jamie Vardy alla vigilia della sfida di domani sera a Verona. L'attaccante inglese, colpo a sorpresa del mercato grigiorosso, si accomoderà inizialmente in panchina, in attesa di poter trovare la miglior forma per diventare un protagonista.

L'inizio di stagione della Cremonese è stato incoraggiante: due vittorie nelle prime due giornate e vetta della classifica. Nicola però non vuole sentir parlare di illusioni: "Siamo primi, ma non significa nulla. L'unico obiettivo che abbiamo davanti si chiama salvezza. La strada è ancora lunga, dobbiamo restare umili e con i piedi ben piantati a terra. La città, da questo punto di vista, ha capito il percorso che ci attende e non si lascia trascinare dall'entusiasmo del momento".

Domani a Verona sarà un test probante. "Conoscono bene la loro missione - spiega Nicola - e stanno portando avanti il lavoro con lo stesso allenatore, rinforzandosi con innesti mirati come Gagliardini, Giovane, Orban e Al Musrati. Sarà una gara complicata sia sul piano tecnico-tattico sia mentale. Giocano la prima partita davanti al loro pubblico in uno stadio che spesso li ha spinti verso la salvezza. Noi dovremo interpretare la partita con intelligenza, perché il Verona ha fisicità, velocità e sa difendere compatto per poi ripartire con qualità".

Vardy resta il nome che accende i riflettori, ma Nicola guarda oltre il clamore: "Jamie fa parlare di sé perché è un giocatore di grande esperienza e con un profilo umano raro. È arrivato con l'umiltà di chi ha sempre lottato per emergere e si è inserito subito con semplicità e naturalezza. Non vuole essere la prima donna, ma un compagno al servizio della squadra. Sa bene che per incidere serve lavorare, allenarsi e conoscere il contesto".

Tra i nuovi arrivi c'è anche Facundo Sarmiento, classe 2002: "Ha scelto di venire a Cremona perché gli abbiamo fatto capire che qui può ritagliarsi un ruolo preciso. È bravo nella conduzione e nei duelli, e siamo convinti che possa crescere molto, difendere e determinare. Vogliamo metterlo nelle condizioni di esprimersi e di farsi notare".

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