E' stata la serata di Hojlund e Neres, capaci di far impazzire la difesa della Juventus. Ma è stata soprattutto la notte di Antonio Conte, che ha messo in campo un Napoli tatticamente e fisicamente migliore della Juventus di Spalletti.
Sono tanti gli aspetti tecnici da sottolineare nell'analisi del successo che ha consentito agli azzurri di mantenere la testa della classifica, nonostante l'infermeria piena di titolari e il tour de force nelle gambe con partite ogni tre giorni. Nella serata in cui Elmas ha mostrato di saper correre, ma di non essere il direttore d'orchestra che serve per sostituire Lobotka e Gilmour, è stata la squadra nel suo insieme a mascherare la mancanza del regista, grazie alle folate di Neres e Lang sulle fasce, alla determinazione di McTominay, alla dimostrazione di forza data da Hojlund, capace di dominare l'area avversaria.
Sugli scudi, al netto di Neres che non fa più notizia, ci finisce proprio l'attaccante danese che non segnava dal 5 ottobre e che in una serata difficile si riprende l'attacco in mano segnando la doppietta decisiva: "Mi piace anche pressare e lavorare spalle alla porta - ha detto dopo il match - per aiutare i compagni. Certo segnare è sempre bello ma i meriti vanno divisi con la squadra. Dalla panchina mi dicevano di attaccare centralmente la porta e ha funzionato".
Ha funzionato tutto alla perfezione nella serata degli azzurri che si confermano squadra capace di fare bene negli scontri diretti: Inter, Atalanta, Roma e Juventus le vittime fatte sul campo, arrendendosi solo al Milan e al Bologna, e chiudendo in ogni caso il 2025 con il Maradona imbattuto. La squadra di Conte, infatti, ha giocato 17 match in casa senza mai perdere, migliore squadra in Europa. Non accadeva dal 1987, anno dello scudetto con in campo un certo Diego Maradona.
La Juve è già alle spalle: il giorno dopo il trionfo è già tempo di pensare al match di mercoledì in casa del Benfica di Mourinho, una gara che vale molto della rincorsa del Napoli allo spareggio per rimanere in Champions, e che sarà anche una sfida tra due tra i tecnici più blasonati in Europa. Per Di Lorenzo e compagni seduta di scarico oggi a Castel Volturno e prime analisi tattiche su come gioca il Benfica davanti al video.
Sotto osservazione McTominay, uscito stanco dal match.
Difficile che per l'impegno di Champions Conte riesca a recuperare qualcuno degli infortunati. Sarà una scelta obbligata, quindi, proporre di nuovo il centrocampo senza registi. Servirà una Napoli versione Juventus, capace di poter sopperire anche mercoledì all'assenza del suo faro in mezzo al campo.
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