Elly Schlein non arretra di un millimetro nell'invocare l'unità del centrosinistra. "Sono testardamente unitaria - dice - perchè lo chiede la nostra gente su un programma condiviso".
E la prova sarebbero i risultati positivi, resi possibili dallo spirito di unità che ha caratterizzato le opposizioni, alle elezioni di Genova e Ravenna. Uno spirito che dovrà essere confermato - è l'auspicio della segretaria Dem - anche nei prossimi ballottaggi delle amministrative. Parole rivolte a tutto il campo largo, il più largo possibile, ma con una attenzione alle mosse dei 5 stelle di Giuseppe Conte, che interviene esprimendo un parere positivo anche se condizionato dalla necessità di un programma comune serio e condiviso in tutti i suoi aspetti.
L'ex premier pentastellato parte dalla valutazione di un sondaggio Ipsos pubblicato dal Corriere della Sera. "Un sondaggio - commenta - che testimonia la nostra crescita continua e costante, siamo lì lì per superare il 15%. Per noi la politica non è fatta dai sondaggi - precisa parlando da Taranto - ma questo è un dato significativo perché, seppur guardiamo sempre ai problemi delle persone e alle soluzioni da offrire più che ai sondaggi, sicuramente questo trend di crescita così chiaro è significativo rispetto a tutti i giornali e a tutte le tv che ci danno contro".
"Noi cresciamo perché siamo dalla parte giusta, perché abbiamo un modo di far politica chiaro, trasparente, su obiettivi non su accordi precostituiti, siamo vicini ai problemi della gente, siamo sempre in ascolto, con buona pace dei trombettieri del governo e del tentativo di alcuni istituti e studi di centrodestra che escono per contrastare questi dati, confezionando sondaggi fatti in casa. Pensate che oggi, insieme alle forze politiche con cui siamo in più costante dialogo, il Pd e Avs, con cui abbiamo già fatto importanti battaglie e con cui ci ritroveremo il 7 giugno in piazza a Roma per dire stop a questo infame genocidio a Gaza, siamo quasi al pari dell'intero centrodestra, mentre ci raccontavano che era praticamente impossibile". "Se continuiamo a occuparci dei problemi reali delle persone possiamo davvero mettere la freccia rispetto al centrodestra, purché ci sia chiarezza dei programmi e degli obiettivi, coesione e credibilità dei progetti comuni", ha chiuso il cerchio il leader M5s.
Parole che sicuramente Elly Schlein ha accolto con la massima attenzione, in vista delle prossime sfide elettorali e della piazza del 7 giugno su Gaza dove potrà plasticamente saggiare la coesione e il grado di interesse di tutte le anime del centrosinistra, comprese quelle che si muovono all'interno del Pd, per una iniziativa comune che in molti definiscono schematicamente "campo largo". "Vanno fermati il massacro dei palestinesi e la vendita di armi a Israele. Sono inaccettabili le cose che stiamo vedendo, per questo tutti coloro che condividono questa visione devono venire il piazza il 7 giugno, rilancia Schlein auspicando intanto la massima convergenza possibile sulla piattaforma impostata per la manifestazione sul Medio Oriente: "Serve un cessate il fuoco immediato e la liberazione degli ostaggi in mano ai terroristi di Hamas anche se questo non giustifica i 50 mila palestinesi morti" spiega la segretaria del Pd che ricorda anche come il governo italiano abbia votato contro la revisione dell'accordo di cooperazione Ue - Israele.
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