Schlein apre a Conte: "Costruiamo una coalizione con il Paese"

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   Se c'è un aggettivo su cui possono venirsi incontro, Elly Schlein e Giuseppe Conte, è "progressista". Perché tra il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle non esiste ancora un'alleanza, ma una coalizione da costruire su un programma comune. Il presidente appena riconfermato dagli iscritti 5 Stelle aveva spiegato in diretta social che i due partiti ancora non sono alleati. "Ha detto che l'alleanza si costruisce su un programma progressista e coerente, e io sono d'accordo. Dal giorno dopo le regionali costruiamo questo programma progressista e non facciamolo chiusi nelle stanze, facciamolo con il Paese", risponde Elly Schlein.

    Anche se per ora la coalizione ha raccolto risultati misti alle elezioni. "La coalizione che abbiamo faticosamente costruito in tutte le regioni… A volte si vince, a volte si perde", commenta, prima di concentrarsi sui risultati positivi del PD: "Dopo le prime tre regionali il Partito Democratico in voti assoluti ha preso più consensi di Fratelli d'Italia". In parte è questo il cuore del problema, visto che una parte del Movimento è scontenta proprio di essere la gamba minoritaria di una coalizione che porta voti al PD e non al M5S.

    Sul tavolo, però, ci sono anche le posizioni in politica estera. Su cui, oggi, gli obiettivi comuni ancora non esistono, in particolare sull'Ucraina: "Troveremo la sintesi e l'accordo anche su questo, l'abbiamo trovato sul riconoscimento della Palestina", spiega Schlein, che però ammette: "Ci sono delle differenze su come supportare l'Ucraina, ma penso che siamo tutti d'accordo che serve uno sforzo politico e diplomatico dell'Ue".

    Schlein "testardamente unitaria" cerca ora una linea comune, che va trovata con il Movimento 5 Stelle ma anche con i riformisti del PD. In questi giorni l'ala centrista si è radunata intorno alla nuova corrente "Crescere!". Ne fa parte anche Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, che esclude di essere una potenziale alternativa a Schlein, ma sottolinea: "Noi vogliamo ritrovare il PD che abbiamo fondato, coraggiosamente riformista".

    La linea di Schlein, però, è chiara ed è molto diversa. Soprattutto perché ritiene che la precedente gestione del PD non possa vantare grandi risultati. "Quando io sono diventata segretaria del Partito Democratico qualcuno ci dava sulla via dell'estinzione, al 14% nei sondaggi sotto i 5 Stelle. Siamo tornati in mezzo alla gente, davanti alle fabbriche e agli ospedali e siamo arrivati al 24%. Se qualcuno ha nostalgia del periodo in cui il Partito Democratico governava con un pezzo della destra, quel tempo è finito". 

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