Scamacca, la rincorsa è iniziata: un'estate di lavoro per riprendersi l'Atalanta

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Il centravanti si presenterà alla ripresa tiratissimo. Pronto alle responsabilità del futuro post Retegui

Andrea Elefante

Giornalista

13 luglio - 10:47 - MILANO

L’estate da maratoneta di Gianluca Scamacca sta per finire. Da martedì, giorno del raduno dell’Atalanta, l’unica maratona che gli resterà da correre sarà quella per “riabbracciare” il campo. Dunque il pallone, la porta dove fare gol. Il centravanti nerazzurro ne ha così tanta voglia che ha fatto di tutto, e più di tutto, per ripresentarsi all’Atalanta come “nuovo”. Tirato come raramente è stato. Come se la passata stagione fosse stata solo un incidente di percorso - in realtà sono stati due - da mettersi alle spalle. Per questo si è dato da solo del maratoneta, scherzando sul sudore di chilometri mangiati senza risparmiarsi: perché Scamacca nei mesi scorsi ha corso, e corso, e corso, arretrati di fatica che ha rimpianto chissà quanto nei mesi degli stop forzati.

Il tempo perduto

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Juric allenerà un centravanti che non vede l’ora. Di esultare per un gol, e non più quelli realizzati su punizione in sfide estive, puramente amichevoli: tutto documentato da video voluti come spot del suo piede ancora caldo, e molto preciso. Non vede l’ora di restituire, riprendendoselo, il tempo perso nella passata stagione: un crociato ad agosto, 5’ in campo contro il Torino, nella stessa gara una lesione alla giunzione muscolo-tendinea del retto femorale destro, un altro intervento chirurgico. Una stagione bruciata. Per questo oggi Scamacca brucia dal desiderio di accelerare: lo farà con la prudenza dovuta all’infortunio delicato avuto a inizio febbraio, ma anche con la determinazione di chi si è promesso grandi soddisfazioni. E poi, con la serenità di un ragazzo che il recente matrimonio ha reso ancora più consapevole, più concentrato - se possibile - sul suo mestiere.

Vacanze-lavoro

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I social possono raccontare molto degli stati d’animo, del mood di chi posta foto. E le ultime pubblicate da Scamacca lo vedono con tre compagni di squadra con cui ha passato l’ultima parte delle vacanze-lavoro: Scalvini, Bellanova e Brescianini, un poker completato dalle rispettive mogli-fidanzate, un gruppetto di nerazzurri che chiedono molto alla stagione che verrà. Scalvini perché, quasi come Scamacca, ha pagato un conto pesante alla sfortuna; Bellanova e Brescianini perché il campionato che si sono lasciati alle spalle è stato buono, ma il prossimo potrà esserlo di più.

Il “nove” titolare

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E migliore del suo primo in maglia nerazzurra, Scamacca spera sia quello che inizierà ad agosto. Quello che giocherà, nel progetto del club, da centravanti titolare. La consapevolezza di poter rivedere l’attaccante che dall’inizio di marzo 2024 segnò 12 gol e distribuì 5 assist in 17 partite giocate, ha dato all’Atalanta la fiducia necessaria per accettare l’offerta, già di suo irrinunciabile, del Al-Qadsiah per Mateo Retegui. E la stessa fiducia, moltiplicata dalla responsabilità, sarà benzina pura per Scamacca. Un altro attaccante più o meno centrale arriverà, ma la duttilità, la versatilità di Scamacca consentiranno al club di scegliere senza imporsi paletti troppo restrittivi: Gianluca sa essere centravanti d’area e di movimento, finalizzatore ma anche “accompagnatore” della manovra offensiva, uomo gol di potenza e di qualità. Deve solo ritrovare confidenza con il campo e ritmo di gioco: le gambe no, quelle sono già da maratoneta.

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