Saturnismo: come si manifesta l’intossicazione da piombo

11 ore fa 2

Dà segnali che passano spesso sotto traccia, perché comuni ad altre patologie: vediamo come riconoscere un'esposizione prolungata al piombo

Anna Castiglioni

25 ottobre - 10:48 - MILANO

Non serve lavorare in fabbrica o vivere accanto a una discarica per entrare in contatto con il piombo. In molte abitazioni costruite decenni fa, tra vecchie tubature, vernici non più a norma e impianti idrici obsoleti, può annidarsi un rischio spesso sottovalutato. Si chiama saturnismo, ed è l’intossicazione causata dall’accumulo di piombo nell’organismo. Non sempre si manifesta in modo evidente, ma può lasciare segni profondi, soprattutto nei più piccoli. Comprenderne le cause e i sintomi è il primo passo per proteggere sé stessi e la propria famiglia da un nemico silenzioso, ma ancora presente.

intossicazione da piombo

—  

Il saturnismo è un’intossicazione da piombo o da suoi composti, che può verificarsi a seguito di esposizioni professionali, ambientali o accidentali. Chi lavora a contatto con vernici, batterie, saldature o materiali contaminati è maggiormente esposto, ma anche chi vive in ambienti con tubature vecchie, pitture contenenti piombo o suoli contaminati può essere a rischio. Una volta entrato nell’organismo, il piombo si distribuisce nei tessuti molli, si accumula nelle ossa e nei denti, e può danneggiare diversi organi e apparati, a volte in modo irreversibile.

sintomi del saturnismo

—  

L’intossicazione da piombo può essere acuta o cronica. Nella forma acuta, che oggi è più rara ma ancora possibile, i sintomi si presentano in modo improvviso e intenso, con forti dolori addominali, nausea, vomito, diarrea e anemia marcata. La forma cronica, molto più diffusa e insidiosa, ha un decorso più lento e sintomi meno evidenti, che possono riguardare il sistema nervoso, il sangue, l’apparato digerente e i reni. Chi è esposto cronicamente può avvertire mal di testa ricorrenti, difficoltà di concentrazione, irritabilità, stanchezza, oppure manifestare un’anemia persistente. Nei bambini, il piombo può interferire con lo sviluppo cerebrale, provocare ritardi cognitivi, problemi di apprendimento e alterazioni del comportamento. Possono comparire anche dolori addominali ricorrenti, stitichezza, disturbi gastrointestinali e, nei casi più avanzati, danni renali o ipertensione. Un segno classico – anche se non sempre presente – è la comparsa di un orletto scuro lungo il margine delle gengive, noto come “orletto di Burton”.

saturnismo, soggetti a rischio

—  

Il piombo è pericoloso anche a basse dosi, soprattutto se l’esposizione è continua nel tempo. Non esiste una soglia considerata del tutto sicura. Le persone più vulnerabili sono i bambini piccoli, le donne in gravidanza, i lavoratori esposti a sostanze chimiche contenenti piombo e chi vive in edifici molto vecchi o in aree con contaminazione ambientale. Il vero problema è che il piombo tende ad accumularsi nell’organismo. Una volta entrato, non viene smaltito facilmente: resta nelle ossa, nei denti e nei tessuti per anni, continuando a influenzare il metabolismo e la salute anche quando l’esposizione è cessata. Questo effetto a lungo termine è ciò che rende il saturnismo così insidioso.

diagnosi, trattamento e prevenzione

—  

Diagnosticare un’intossicazione da piombo richiede esami del sangue specifici per misurare la quantità di piombo circolante, oltre ad accertamenti della funzione renale, epatica ed ematologica. In alcuni casi, viene richiesta anche la misurazione della piomburia, cioè la quantità di piombo eliminata con le urine. Quando i livelli sono elevati, il trattamento prevede innanzitutto l’allontanamento dalla fonte di esposizione. Nei casi più gravi si ricorre alla terapia chelante, che consiste nella somministrazione di farmaci capaci di “legare” il piombo e favorirne l’eliminazione. La vera arma, però, resta la prevenzione. Controllare la sicurezza degli impianti idrici, evitare l’uso di vernici non certificate, sostituire vecchie tubature in piombo e garantire ambienti sicuri per i bambini sono tutte azioni fondamentali. Anche piccoli accorgimenti quotidiani possono fare la differenza, come lavarsi le mani prima dei pasti, evitare il contatto con oggetti sospetti e mantenere gli spazi domestici ben puliti, soprattutto se si vive in abitazioni storiche o in aree industriali.

cosa osservare nella vita quotidiana

—  

Chi lavora in ambienti a rischio o vive in edifici costruiti prima degli anni ’60 dovrebbe informarsi sulla presenza di materiali a base di piombo. La semplice presenza di vecchie vernici o impianti non a norma può rappresentare una minaccia, soprattutto per i bambini che toccano e portano alla bocca tutto ciò che trovano. Se ci sono segnali di malessere inspiegabile – come affaticamento, irritabilità, dolori addominali persistenti o difficoltà di apprendimento nei più piccoli – è bene rivolgersi al medico e segnalare eventuali possibili esposizioni. Un’attenzione particolare va riservata anche all’acqua potabile: se l’abitazione è molto datata, può valere la pena farla analizzare, soprattutto se proviene da tubature interne molto vecchie.

Il saturnismo non è una malattia del passato. Anche oggi, in un’epoca di maggiore attenzione alla sicurezza, esistono ancora troppe situazioni in cui l’esposizione al piombo può avvenire in modo silenzioso e prolungato. Riconoscere i segnali, sapere dove si nasconde il rischio e agire per tempo può fare una grande differenza, soprattutto per i bambini e le persone più fragili. Parlare di intossicazione da piombo non significa alimentare allarmi, ma offrire strumenti di consapevolezza. Perché la salute parte anche da ciò che non si vede.

Leggi l’intero articolo