Confermata la scadenza indicata dalla Soprintendenza perché lo stadio diventi interesse culturale. Il parere peserà sulla decisione del Tar che si riunisce martedì. Passo avanti per Milan e Inter
13 luglio 2025 (modifica alle 14:28) - MILANO
Svolta importante nella infinita querelle sul nuovo stadio di San Siro. Il Ministero della Cultura ha infatti confermato la data il 10 novembre 1955 come data di decorrenza del vincolo, che era poi quella indicata dalla Soprintendenza, secondo quanto riporta Repubblica. Quello fu infatti il giorno in cui fu collaudato il secondo anello dello stadio e solo con quel collaudo l’opera può dirsi conclusa. Scattano quindi da quel momento i termini per la valutazione di interesse culturale, della durata di 70 anni. Martedì ci sarà l'udienza al Tar che si esprimerà al riguardo ma le indicazioni arrivate dal Ministero sembrano già indirizzare la valutazione in senso positivo per Milan e Inter.
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A opporsi a quella data erano stati i comitati di quartiere comitati contrari alla vendita, in particolare "Sì Meazza". Nel ricorso da loro depositato si chiede la sospensione cautelare degli atti preliminari alla vendita, sostenendo che la data individuata dalla Soprintendenza sia "errata, arbitraria e ingiustificata". Per il comitato, il vincolo culturale esiste già, e la cessione rappresenterebbe un’operazione portata avanti con l’obiettivo di aggirare le verifiche istituzionali. Per sostenere tale tesi sono state presentate delle immagini e dei ritagli di giornale risalenti al giugno 1955 in cui si vede lo stadio già frequentato. Secondo il Ministero proprio quelle testimonianze confermano come il secondo anello non fosse stato ancora completato e come gli interventi strutturali non fossero ancora terminati.
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Tutto risolto quindi? No, calma, nonostante il sindaco Beppe Sala stia provando ad accelerare, avendo convocato per lunedì i capigruppo della maggioranza per portare poi il dossier sulla vendita in Consiglio comunale, in modo da blindare politicamente l’accordo con i club. Ma si prevede ancora battaglia con le polemiche sul vincolo che sicuramente peseranno sull’iter della cessione.
La Gazzetta dello Sport
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