Non tutti se la sentono di affrontare la stagione più fredda su due ruote: nessun problema, basta "metterla via" con criterio. Lavaggio accurato, protezione dei metalli, pieni e additivo, vaschette vuote sui carburatori, cavalletti per scaricare le gomme, tappe ai terminali e check freni. Ecco il rituale per farle superare il gelo con stile e ripartire a marzo al primo colpo
Valerio Boni
27 ottobre 2025 (modifica alle 11:15) - MILANO
Il ritorno dell'ora solare a fine ottobre, le ombre che si allungano presto, i riscaldamenti che si accendono nelle case, sono solo alcuni degli indicatori che determinano per molti possessori di moto un limite non valicabile, prima del quale il loro veicolo deve trovare una tana per il lungo letargo. Ma per chi non se la sente di affrontare i mesi più umidi e freddi in sella, il rimessaggio invernale non è un semplice parcheggio prolungato, deve garantire la conservazione di salute e affidabilità. Alcune operazioni sono comuni a quelle consigliate per gli scooter, ma qui il livello di cura deve essere necessariamente più alto. Senza dimenticare che serve un'attenzione particolare alla conservazione estetica di serbatoio, carene e di tutte le parti in magnesio o alluminio.
via lo sporco
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Si parte con un lavaggio generale con un prodotto sgrassante non troppo aggressivo su ruota posteriore, forcellone e zona pignone (se la trasmissione è a catena), ricordando di eliminare il lubrificante catena in eccesso, che con l'inattività può diventare abrasivo. Bisogna inoltre evitare getti diretti con una pressione elevata su cuscinetti ruota, leveraggi del monoammortizzatore e piastre forcella. Una volta terminata l'operazione, è necessario asciugare bene ogni parte con aria compressa a bassa pressione e passare un protettivo anti-corrosione leggero su bulloneria e parti grezze. Se i dischi sono flottanti, possono essere puliti con un panno e un prodotto dedicato, senza "contaminare" le pastiglie.
la giusta tensione
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Prima del rimessaggio è bene ispezionare il gruppo catena-corona-pignone: se ci sono maglie rigide o denti "a pinna di squalo", è consigliabile pianificare la sostituzione adesso, piuttosto che aspettare la primavera, perché la fretta potrebbe far dimenticare un'operazione vitale. Se invece tutto è a posto, basta pulire il tutto con un solvente specifico e spazzola morbida. Al termine si asciuga e si lubrifica con uno spray più ceroso che fluido, che resiste alle lunghe soste. Infine si ripristina la corretta tensione della catena, rispettando il gioco consigliato sul libretto di uso e manutenzione.
olio nuovo
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Tra gli interventi consigliati prima della pausa invernale c'è anche il cambio olio, poiché acidi e residui della combustione possono attaccare le superfici interne della coppa e del circuito di lubrificazione. Con olio fresco, additivi detergenti e filtro nuovo, i metalli dormono meglio. Alla voce carburante, le precauzioni sono differenti, dipende se il motore è alimentato a iniezione o a carburatore. Nel primo caso è consigliabile parcheggiare la moto con il serbatoio quasi completamente pieno, per minimizzare la formazione di condensa. Se lo stop supera le 8-10 settimane, può essere aggiunto un additivo specifico per iniettori, avviando il motore per 3–4 minuti dopo averlo aggiunto, per farlo entrare in circolo. Per chi deve fare i conti con i carburatori, il manuale prescrive di svuotare le vaschette, un lavoro che è semplificato se il serbatoio è dotato di rubinetti. Basta mettere il rubinetto in posizione "chiuso", accendere il motore e lasciare che si consumi tutto il carburante nelle vaschette, senza smontarle. Per farlo ripartire ci vorrà un po' più di tempo, ma i benefici sono evidenti.
batteria al caldo, ma non troppo
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Un intervento importante riguarda la batteria, che dovrebbe essere staccata dall'impianto elettrico della moto. Per farlo può essere sufficiente scollegare il cavo dal polo negativo e poi collegare un mantenitore di tensione. Se la moto è parcheggiata all'aperto, o in un box freddo e umido, è meglio smontare la batteria e portarla in un ambiente temperato, ma non troppo caldo. Può essere utile anche una spruzzata di spray dielettrico sui connettori principali (batteria, sensore cavalletto, connettori centralina, sensori dello stop). Sulle moto con allarme o dispositivo di tracciamento Gps, può essere utile collegare un power bank durante il letargo per evitare scariche profonde.
ruote sollevate
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Per evitare che la sosta prolungata possa deformare le gomme, la scelta ideale sarebbe quella di posizionare la moto su cavalletti alzamoto, soprattutto se si tratta di un modello particolarmente pesante. Questa è la soluzione migliore per mantenere entrambe le ruote sollevate da terra, con una sistemazione stabile, che non si ottiene con artifici vari. Ma visto che non tutti i proprietari di moto dispongono di questi accessori, in alternativa è consigliabile di alzare la pressione di 0,2/0,3 bar, ricordandosi di ruotarle di 1/4 di giro una volta al mese. Se durante la bella stagione sono stati percorsi molti chilometri, si può valutare di far effettuare una revisione delle parti idrauliche delle sospensioni idrauliche: l'inverno è il momento giusto, nelle officine le code sono più corte.
freni e airbox
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Il liquido freni assorbe umidità. Se ha più di due anni, è meglio cambiarlo: la prossima primavera la leva sarà più pronta e le pinze saranno più protette. Bisogna evitare di bloccare i pistoncini in compressione; per evitarlo è sufficiente inserire uno spessore morbido tra le pastiglie e il disco, per evitare che restino a contatto. Per quanto riguarda il reparto aspirazione, sugli airbox "aperti" si può posizionare una retina (o una calza in nylon da donna) anti-insetti invernale. Panni puliti, nastro carta o tappi morbidi posizionati sui terminali di scarico contribuiscono a prevenire gli effetti negativi di condensa, polvere ed eventuali piccoli inquilini indesiderati. Un'etichetta vistosa sul manubrio aiuta a ricordare di togliere il tappo prima della prossima accensione.
telo sì, ma non in pvc
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Un paio d'ore dedicate alla cura della carrozzeria possono rappresentare il migliore arrivederci. Si applica cera protettiva su serbatoio e carene, e poi un prodotto protettivo specifico su alluminio spazzolato e magnesio. Devono essere evitati prodotti untuosi su sella e pedane, mentre un microvelo di grasso antiossidante può preservare dalla corrosione le viti più esposte. L'ultima fase, per completare l'opera, è la copertura. Il telo deve essere traspirante, mai in Pvc, per evitare la formazione di condensa. L'ambiente deve essere ventilato, possibilmente lontano da lavatrici o caldaie, che possono generare umidità e vapori, quindi ossidazioni. Tra qualche mese, per il risveglio, saranno da rimuovere i tappi su scarico e aspirazione, poi bisognerà ricollegare la batteria, ripristinare le pressioni e controllare l'impianto elettrico.
rimedi del "nonno"
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E per finire, ecco qualche consiglio "del nonno", indicazioni non convenzionali a basso costo, che possono rivelarsi utili. Un foglio di pellicola alimentare sugli specchi retrovisori evita la caratteristica patina opaca che si forma con il tempo. Qualche bustina di gel di silice nella zona della strumentazione aiuta a ridurre il rischio di formazione della condensa. Un repellente naturale (menta/alloro) appeso ai cablaggi dell'impianto elettrico scoraggia i "rosicchiatori", evitando spiacevoli sorprese. Infine un vecchio tappetino yoga sotto la moto isola dal freddo del pavimento: meno condensa su viti e base del cavalletto.











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