In sei gare su otto la squadra non è andata a segno. Il tecnico studia soluzioni: serve concretezza
L’inizio difficile era stato messo in preventivo, le difficoltà incontrate alle prime giornate erano quasi scontate visto che la Serie A mancava da 31 anni, con una rosa di 13 debuttanti nel massimo campionato. E anche il calendario non era semplice. Ma ora il Pisa deve cambiare marcia. Anche perché alla ripresa - sabato prossimo - all’Arena Garibaldi arriva il Verona, una diretta concorrente sulla strada verso la salvezza. Alberto Gilardino in questi giorni sta lavorando anche sulla testa dei giocatori, perché la scoppola di Bologna (4-0) non deve lasciare strascichi e comunque di tempo per abbandonare il fondo della classifica (in coabitazione con il Genoa) ce n’è parecchio.
brillantezza
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A patto, però, che l’attacco faccia un deciso passo in avanti. Il Pisa fino a questo momento ha disputato otto partite in tutte le competizioni (coppa Italia compresa) e in ben sei non ha gonfiato la rete degli avversari. I nerazzurri sono rimasti a secco in campionato con Roma, Udinese, Fiorentina e Bologna, stessa cosa in coppa con Cesena (turno poi superato ai rigori) e Torino. I motivi di questa astinenza sono parecchi. Al Pisa sembra manchi brillantezza nell’ultimo passaggio, così gli attaccanti sono poco serviti e non messi nelle condizioni ideali per affondare le difese avversarie. Da questo punto di vista l’infortunio di Calvin Stengs è stato molto pesante, perché l’olandese arrivato in prestito dal Feyenoord avrebbe dovuto dare al Pisa tanta qualità in più, lui che - tra uno stop e l’altro per guai fisici - ha frequentato anche le coppe. Invece ha subito un brutto infortunio (distacco completo dall’osso del tendine dell’adduttore sinistro) che ha richiesto l’operazione: lo rivedremo nel 2026.
Cambio di passo
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Gilardino spera anche in un deciso cambio di marcia di Matteo Tramoni, l’uomo decisivo nella storica promozione ottenuta la scorsa stagione in cui è stato capocannoniere della squadra con 13 gol. Fino a questo momento ha mostrato meno del suo potenziale e anche quando è stato spostato a fare la seconda punta non ha inciso. Gilardino lo ha tolto all’intervallo nella partita contro il Bologna e durante questa sosta ha cercato di "rivitalizzarlo" perché Tramoni è uno dei pochi della rosa capace di dare qualità alla manovra. Probabilmente l’italo-francese partirà ancora titolare contro il Verona in cui mancherà lo squalificato Touré, uno dei migliori fin qui per rendimento. Il resto, in avanti, lo dovrà fare M’Bala Nzola che non è andato via con la nazionale (lo farà per la coppa d’Africa) e ha potuto mettere altra benzina nel motore. L’angolano si è sbloccato su rigore contro il Napoli e può essere un fattore se riuscirà a ritornare sui suoi migliori standard. Perché anche Meister finora non ha inciso e pure da lui ci si aspetta qualcosina in più. In attesa del mercato di gennaio in cui qualcosa, là davanti, andrà fatto se continua questo trend.