Ranieri, non c'è incompatibilità tra l'Italia e la Roma: sarà solo consulente di Friedkin

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La Figc ha già fatto tutte le verifiche. Nessuna norma violata: il possibile futuro c.t. della Nazionale avrà un ruolo di senior advisor del presidente giallorosso

Dal nostro inviato Andrea Ramazzotti

9 giugno 2025 (modifica alle 19:59) - REGGIO EMILIA

Non esiste incompatibilità tra il ruolo di senior advisor del presidente della Roma Dan Friedkin e il ruolo di ct della Nazionale. Tradotto: Claudio Ranieri può diventare il successore di Luciano Spalletti sulla panchina azzurra. La Federcalcio a riguardo ha già fatto tutte le verifiche legali opportune e non ha dubbi sul fatto che l'ormai ex tecnico della Roma possa essere nominato nuovo commissario tecnico della Nazionale. Senza violare, naturalmente, nessuna norma federale. Neppure l’articolo 40 del regolamento del settore tecnico che al comma 4 stabilisce: "Gli allenatori responsabili delle squadre nazionali della Figc ed i loro vice nel corso della medesima stagione sportiva, non possono tesserarsi né, indipendentemente dal tesseramento, svolgere attività per società, neppure con mansioni diverse, salvo che il contratto economico non sia stato risolto consensualmente". 

niente tesseramento

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Il nuovo ruolo di Ranieri, ovvero quello di consulente del presidente giallorosso (come lo stesso club ha fatto sapere), non prevede come automatico il tesseramento per la Roma. Guardate Zlatan Ibrahimovic: nel 2024-25 era l'advisor di RedBird, fondo proprietario del Milan, ma nell'organigramma della società rossonera non aveva alcun ruolo. Ranieri come Zlatan, dunque, diventerà un consulente esterno alla Roma, anzi del suo presidente, e farà il ct della Nazionale mantenendo la stessa trasparenza che ha avuto in una carriera che ha pochi eguali tra i colleghi. A riguardo in via Allegri non hanno incertezze. E adesso, dopo aver approfondito il caso, non hanno neppure dubbi legali.

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