Innalzata la vigilanza ai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini. Inalterata quella per la premier Giorgia Meloni, già ai massimi livelli. La misura, si apprende da fonti qualificate, è stata presa in una riunione in prefettura a Roma, nel corso della quale è stato deciso di sensibilizzare l'attuazione o aumentare il livello dei servizi di tutela di alcune personalità istituzionali e politiche.
La conferma arriva da Tajani, che aggiunge: "vuol dire che il clima non è dei migliori". In seguito all'omicidio di Charlie Kirk, venerdì scorso il Viminale aveva disposto 'un riesame e eventuale rafforzamento delle misure di profili di rischio'.
Personalità politiche e delle istituzioni. La spiegazione del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi: "a partire dai nostri leader, ho dato mandato di verifica, di aggiornamento delle condizioni di sicurezza. C'è stato qualche tono esagerato, anche in sede parlamentare, anche questo mi ha ispirato: procederemo in tal senso".
E dopo pochi giorni di confronto tra gli apparati di sicurezza è arrivata l'indicazione di elevare il livello di tutela per i due vicepremier, secondo una logica che il titolare del Viminale ha definito di "massima precauzione". In sostanza, i conflitti in Ucraina e, soprattutto, l'attacco israeliano a Gaza, hanno infiammato il dibattito. Sempre venerdì scorso il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, aveva lanciato un chiaro allarme parlando di "ragionamenti che si sentivano ai tempi di Sergio Ramelli e delle Brigate rosse", in riferimento ai commenti sulla morte di Kirk.
E Tajani è sulla stessa linea: "Io ho sempre detto - ha osservato il ministro degli Esteri - che bisogna usare un linguaggio diverso per evitare di accendere gli animi. Oggi è stato innalzato il livello di scorta, quindi vuol dire che il clima non è dei migliori. Io, invece, invito tutti quanti ad abbassare i toni. Io anche oggi non ho offeso nessuno". Piantedosi, da parte sua, ha esortato a "non sottovalutare il rischio che la violenza verbale possa scatenare in elementi meno strutturati fenomeni di emulazione, azioni inconsulte".
Anche in vista di una campagna per le Regionali che sta entrando nel vivo, è stato quindi deciso di innalzare al top la tutela degli esponenti di vertice del governo, nelle uscite pubbliche e non solo. Più che attentati organizzati da cellule strutturate, si temono azioni imprevedibili di singoli; da qui l'indicazione a verificare con attenzione percorsi ed aree dove Meloni, Tajani, Piantedosi ed altre personalità a rischio si muoveranno, innalzando la sorveglianza ed il personale delle forze di polizia impegnato.
Con particolare attenzione agli eventi pubblici cui parteciperanno, dove la folla potrebbe rendere più difficoltoso garantire adeguata sicurezza. La massima tutela ora prevista - quella di primo livello - prevede tre auto blindate di scorta con tre agenti in ognuna: un dispositivo di almeno 30 persone nell'arco di 24 ore. Che proteggeva già il presidente del Consiglio. Ora anche per Tajani e Salvini le misure di vigilanza saranno innalzate al top. Già nelle loro uscite dei prossimi giorni, istituzionali, elettorali o private, il nuovo - e più nutrito - assetto di tutela sarà così impiegato.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA