La 25enne aveva giocato nel circuiti Itf fino all'anno scorso e poi aveva aperto un'accademia. Il padre ha confessato il delitto
11 luglio - 14:33 - MILANO
Morta perché manteneva la famiglia. La tennista indiana Radhika Yadav, 25 anni, è stata uccisa ieri pomeriggio a colpi d'arma da fuoco dal padre, Deepak Yadav, nella loro casa a Gurugram, che era infuriato con la figlia per aver continuato a gestire un'accademia di tennis in città nonostante le sue ripetute obiezioni.

il movente
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"Era arrabbiato da un po' perché la gente del posto lo prendeva in giro per le entrate di sua figlia. Era turbato dalle loro osservazioni: continuavano a dire che la casa andava avanti grazie ai soldi della diglia e che lui ne era troppo dipendente. Le aveva chiesto diverse volte in precedenza di smettere di lavorare all'accademia, ma lei si è sempre rifiutata", ha spiegato all'Indian Express l'ispettore Vinod Kumar, agente della stazione di polizia.
maestra di tennis
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Giocatrice del circuito Itf di singolare e di doppio, l'anno corso aveva cominciato ad allenare e aveva aperto un'accademia di tennis. Aveva giocato 36 partite di singolare e 7 partite di doppio sotto l'egida dell'Itf nel corso della sua carriera. L'ultima partita in singolare è del marzo 2024 (era n. 1999 del mondo), in doppio a giugno 2023. Dopo aver chiuso la carriera agonistica Radhika si era dedicata alla sua accademia a Gurugram, accendendo il risentimento del padre.
Secondo la Ndtv il padre ha confessato alla polizia. Ha spiegato di aver sparato tre volte alla schiena perché la figlia si era rifiutata di chiudere l'accademia.
La Gazzetta dello Sport
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