Il centrocampista, ora al Marsiglia, ha vinto la causa contro il suo ex club: i giudici hanno riconosciuto gli "abusi" nel 2018-19
Alessandro Grandesso
21 giugno - 14:22 - PARIGI
Tra Adrien Rabiot e il Psg fu un divorzio burrascoso, con punizioni e pressioni di vario tipo. E si consumò con un addio astioso, tradotto in tribunale. Dopo sei anni, è arrivata la sentenza in appello che dà ragione al giocatore, nel frattempo approdato al Marsiglia, dopo il quinquennio alla Juventus. Per i giudici, il club dovrà versare 1,3 milioni di euro al trentenne che ha ottenuto inoltre la riqualificazione del suo rapporto di lavoro in un contratto a tempo indeterminato. Una piccola rivoluzione nell'ambito dei contenziosi di questo tipo.
abusi
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Per il tribunale d'appello di Parigi, in effetti, è lecita la richiesta di Rabiot di ottenere riparazione dopo essere stato escluso dalla rosa nel dicembre del 2018 perché non voleva firmare un rinnovo con il club che l'aveva formato. Il centrocampista non venne più convocato fino all'addio, il giugno seguente. Un abuso che per gli avvocati di Rabiot andava a ledere diritti comparabili a quelli esistenti in un rapporto di lavoro classico, che prevedono indennità in caso di “abusi di potere da parte del datore di lavoro”, come indica la corte, portando un danno anche all'immagine del giocatore. Ciò non significa che ogni contratto a tempo determinato dei calciatori, peraltro legalmente inquadrato dalle normative, possa essere tramutato in uno senza scadenza, ma mette in guardia i club dai trattamenti comunque punibili, indipendentemente dalla natura dell'accordo.
insulti
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Di conseguenza il club dell'emiro del Qatar dovrà versare nel dettaglio, 341mila euro di indennizzo di riqualificazione, 683mila euro per compensazione di preavviso, 68mila euro per congedi non retribuiti, 64mila euro di stipendi arretrati, altri 60mila euro di premi mensili, danni e interessi legati a un'esecuzione sleale del contratto di lavoro per 10mila euro, e 5mila euro di spese legali. Il Psg, come Rabiot, può presentare ricorso entro due mesi. Nel frattempo, il giocatore ha sporto denuncia contro il suo ex club, accusandolo di non aver fatto nulla per evitare che tutto lo stadio insultasse lui e i suoi familiari durante la gara tra il Psg e il Marsiglia, lo scorso marzo.