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Luciano è uno specialista della terra rossa, ma per risalire nel ranking deve migliorare sulle altre superfici. Ma ha un sogno che lo guida...
Lorenzo Topello
27 luglio - 13:16 - MILANO
Un diciottenne Luciano Darderi, di fronte ai microfoni “virtuali” della Fit (siamo a novembre 2020, il Covid non è ancora definibile come trauma superato), apre il diario dopo essere stato invitato a fare da sparring partner durante le Finals: “Me li aspettavo tutti così, gli otto migliori del mondo: concentrati su ogni palla fino all’ultimo. Una cosa è certa: ho capito che fisicamente ho molto da fare”. L’esperienza, però, lo ha conquistato. A tal punto da lanciarsi in una predizione: “Voglio fare le cose per bene, un passo alla volta. Un sogno, però, ce l’avrei. Entro il 2025, a giocare per le Finals, vorrei esserci anche io”.